Intervento al polso sinistro, esce dalla sala operatoria con il gomito ustionato

Giovedì 4 Maggio 2023 di Marco Aldighieri
COLPA MEDICA - Operazione al polso sinistro finita male per una paziente di 40 anni

CAMPOSAMPIERO - Una banale operazione al polso sinistro si è trasformata in un incubo per una donna di 40 anni residente in un comune dell’Alta Padovana. La paziente, quel 10 ottobre del 2018, è uscita dalla sala operatoria dell’ospedale di Camposampiero con il gomito sinistro ustionato e una prognosi di 110 giorni. A processo, davanti al giudice del Tribunale monocratico con l’accusa di lesioni colpose in ambito sanitario, sono finiti il dottor Sandro Facchinelli, 66 anni e specializzato in ortopedia e traumatologia, l’infermiere strumentista Massimo Brotto di 55 anni e l’infermiera di sala Tiziana Galfani di 64 anni difesa dall’avvocato Davide Pessi. 
Il pubblico ministero Marco Brusegan, titolare delle indagini, aveva chiesto due mesi di condanna con la condizionale per il medico e l’infermiere, e l’assoluzione per l’infermiera.

E così è stato. La donna in sede civile era già stata risarcita con 25 mila euro di danni.


IL FATTO
Il giorno 10 ottobre del 2018 la quarantenne si è sottoposta all’intervento di asportazione “artroscopica di ganglio artrogeno” al polso sinistro. Una operazione di routine, che viene eseguita in anestesia. La mattina stessa, per effettuare al meglio l’intervento, è stata disposta la sterilizzazione ad oltre 100 gradi di una torre di trazione. 
Si tratta di uno strumento operatorio, una sorta di piastra, dove il paziente appoggia il braccio che deve essere operato. Ma quella “torre” era ancora troppo calda e l’avere cercato di raffreddarla attraverso una immersione in acqua sterile, non è servito a nulla. La donna, sotto l’effetto dell’anestesia non ha potuto sentire il calore, e il suo braccio sinistro è stato fissato alla piastra incandescente.


I DANNI
La quarantenne è uscita dalla sala operatoria con un’ustione di II grado al gomito sinistro, ed è stata giudicata guaribile in 110 giorni. Il medico e l’infermiere avrebbero dovuto sterilizzare la torre di trazione il giorno prima. E in caso di emergenza, avrebbero dovuto verificare l’adeguato raffreddamento della piastra prima dell’intervento chirurgico e con procedure valide, e non con la semplice immersione in acqua sterilizzata. 

Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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