PADOVA - Inizierà il prossimo 18 aprile davanti al Tribunale di Milano il processo allo studente universitario di 26 anni che nell'agosto del 2017 riuscì ad introdursi con un attacco informatico nella piattaforma "Rousseau", il sistema per le votazioni online e le attività politiche del Movimento 5 Stelle, usando il nickname 'Evariste Galois', matematico francese vissuto tra il 1811 e il 1832.
Da quanto si è saputo, però, già nella prima udienza davanti al giudice dell'undicesima penale si saprà se il co-fondatore del movimento Pentastellato, Davide Casaleggio, che gestisce la piattaforma e che presentò la querela, ritirerà, come dichiarato anche pubblicamente in passato, la denuncia che aveva presentato contro il giovane e in quel caso il processo si chiuderà con un «non doversi procedere».
Processo in cui Casaleggio è indicato tra i testimoni. I legali di Rousseau e del giovane avrebbero discusso, infatti, della remissione della querela e nell'udienza ne daranno conto al giudice. Il giovane, Luigi Gubello, nato a Padova e difeso dai legali Luca Carraro e Giorgio Mazzucato, era stato sottoposto a perquisizioni nel febbraio 2018 nell'ambito delle indagini della Polizia postale, coordinate dal pm Enrico Pavone.
Casaleggio ritirerà la querela contro l'hacker veneto che attaccò Rousseau
Martedì 9 Aprile 2019
Un'inchiesta nella quale gli è stata contestata l'accusa di accesso abusivo a sistema informatico. "Galois" era stato ribattezzato dai media come l'hacker «buono» - scriveva in Rete che agiva per evidenziare le falle della piattaforma - anche per contrapporlo ad un altro che, usando il nickname di 'Rogue0', invece, ha rivendicato altri e anche più pesanti attacchi a Rousseau (è aperta un'indagine). E, lo scorso 6 settembre, ad esempio, ha pubblicato sul sito 'Privatebin' le email, le password e i numeri di telefono del vicepremier Luigi Di Maio, dei ministri delle Infrastrutture Danilo Toninelli e della Giustizia Alfonso Bonafede e di tre omonimi di Di Maio.
