Gino Cecchettin al teatro Verdi per presentare il libro: «Il Papa al telefono, come due miliardi di abbracci»

"Se è successo questo, forse da qualche parte ho peccato; dovevo starle più vicino"

Mercoledì 6 Marzo 2024 di Gabriele Pipia
Gino Cecchettin al teatro Verdi per presentare il libro: «Il Papa al telefono, come due miliardi di abbracci»

PADOVA - «Tutto questo non è per me, è per Giulia e per tutte le Giulie a venire che potremo salvare».
Padova, Teatro Verdi, 115 giorni dopo l'orrore. Gino Cecchettin sale sul palco per presentare il libro sulla figlia, parla con la voce più volte interrotta dalla commozione e riceve l'applauso di oltre 300 persone. Nel teatro più prestigioso della città siamo abituati a vedere soprattutto spettacoli, attori, trame, finzione. E invece questa volta no, questa volta le parole di Gino raccontano una storia tragicamente vera. Probabilmente questa platea sarebbe stata gremita in ogni caso ma lo è a maggior ragione oggi, in una settimana in cui Padova si trova sconvolta da un altro femminicidio. Domani Bovolenta darà l'ultimo saluto alla quarantunenne Sara Buratin, accoltellata dall'ex fidanzato. Proprio come Giulia Cecchettin.


L'INCONTRO
Ieri è uscito nelle librerie "Cara Giulia. Quello che ho imparato da mia figlia" pubblicato dal padre Gino assieme allo scrittore veneziano Marco Franzoso (i proventi saranno devoluti dagli autori alla futura fondazione di Cecchettin). Quella di Padova è stata la prima presentazione pubblica. Sul palco, assieme a Cecchettin e Franzoso, anche la direttrice editoriale di Rizzoli Federica Magro. In platea gli altri figli Elena e Davide ma anche la nonna e gli zii di Giulia assieme ad amici e persone comuni di ogni età.
In questi quattro mesi Cecchettin è stato sommerso di mail, lettere, messaggi e telefonate. Due decisamente speciali: prima il presidente Mattarella e poi nei giorni scorsi Papa Francesco. Tutto è nato grazie al cardinale Zuppi, presidente della Cei. Gino lo racconta per la prima volta. «È stato lui a chiamarmi dicendomi "Ti passo il Santo Padre".

Io ho un rapporto con i "piani sopra" un po' equivoco - sorride - ma per quanto uno non ci creda, lui rappresenta due miliardi di persone. Quando senti le sue parole senti due miliardi di persone che ti danno una pacca sulla spalla e ti sostentano. Questo è un dono».


IL RICORDO
Tra le tantissime persone che gli hanno scritto c'era anche, nei primi giorni dell'incubo, un amico inglese conosciuto anni prima per lavoro. «Mi ha girato un articolo su quello che era successo in Italia chiedendomi se conoscevo quella Cecchettin. Gli ho risposto: "È mia figlia". Lì ho capito che non era più la Giulia di Gino, Elena e Davide. Giulia è di tutti». E poi aggiunge: «Si arriva all'elaborazione di quello che è successo quando ricordi una persona con il sorriso. Per noi è un po' così, per esempio quando ricordiamo i suoi balletti. Anche se non c'è mattina che mi alzi con il pensiero fisso a lei e alla mamma».
«Se è successo questo, da qualche parte forse ho peccato - è un altro passaggio chiave -. Forse dovevo parlarle di più, forse dovevo starle più vicino».

«Cara Giulia, ecco le cose che ho imparato da te». Papà Gino racconta la figlia perduta


IL MESSAGGIO
Gino ringrazia la figlia Elena («Mi ha aperto gli occhi»), prende in mano un dizionario e legge la definizione della parola patriarcato. Poi lascia la parola a Franzoso che batte forte su un concetto: «Questa non è una battaglia solo femminile. È una battaglia di civiltà da fare tutti assieme». Lungo e sentito applauso.
Ecco poi un altro tema importante: la Fondazione. «Aiuterà le associazioni già presenti, farà formazione nelle scuole con un team di professionisti. Penso anche a borse di studio e case rifugio. Sono appena stato dal notaio che gestirà i fondi donati per il funerale di Giulia - annuncia Gino -. Tutto verrà veicolato attraverso il consiglio di amministrazione».
Dopo un'ora di candide riflessioni e intense testimonianze tutta la platea si alza in piedi. Cecchettin ascolta l'applauso e commenta fiero: «È per Giulia». Se anche una sola persona avrà chiesto aiuto evitando una nuova tragedia dopo aver letto le sue parole, il libro avrà raggiunto l'obiettivo di Gino.

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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