Furti, rapine e aggressioni: chiesto il processo per la banda Millas

Sabato 13 Giugno 2020 di Luca Ingegneri
Uno dei colpi della banda Millas, in via Uruguay, a Padova
2
LEGNARO - I genitori programmavano i colpi, indicavano gli accorgimenti per eludere i controlli delle forze dell’ordine, nascondevano e ricettavano la refurtiva, procuravano i veicoli “puliti” e dividevano i proventi delle attività delittuose. I due figli, assieme ai complici, si dedicavano a furti e rapine. La Procura ha presentato il conto alla banda di Manolito Millas, il pericoloso sinti che impartiva gli ordini dall’abitazione di Legnaro, dove stava scontando, ai domiciliari, una serie di condanne.

Associazione a delinquere finalizzata a sequestro di persona, rapine, furti e lesioni personali, nonché evasione dai domiciliari, falso materiale e danneggiamento fraudolento di beni assicurati. Sono le imputazioni contestate a vario titolo a Manolito Millas, 40 anni, alla compagna Federica Hodorovich, 36 anni, al figlio maggiore Joscioal Millas, 21 anni, (la posizione dell’altro rampollo Naichel, autentica promessa della boxe, è stata stralciata in quanto minorenne all’epoca dei fatti), ai sodali Alberto Aggujaro, 26 anni, di Legnaro, Cristian Gottardo, 32enne, pure legnarese, Andrea Melato, 39 anni, di Padova, Marouen Latrech, 25enne di origini tunisine, domiciliato a Legnaro e Giorgio Caldaras, 30 anni, senza fissa dimora. Il prossimo 24 giugno davanti al giudice dell’udienza preliminare Claudio Marassi finiranno pure Marino Aggujaro, 58 anni, di Legnaro, padre di Alberto, e Valery Agnoletto, 22 anni, residente a Padova.
Ai dieci imputati il pm Benedetto Roberti, che ha coordinato le indagini dei carabinieri di Piove di Sacco, contesta una decina di colpi, commessi tra il marzo 2018 e il marzo 2019 tra Sant’Angelo di Piove, Padova, Campodarsego e Saonara, spesso ai danni di cittadini cinesi. Di particolare gravità la spedizione punitiva organizzata il 14 gennaio dell’anno passato da Manolito Millas nei confronti di Ivan Giantin, ex affiliato alla Mala del Brenta, e della giovane compagna Melissa Stefanutto. La coppia è stata prelevata dall’abitazione di Rubano e condotta a casa del capobanda, dove si è consumato un sequestro di persona. Melissa Stefanutto è stata percossa per un’ora da Federica Hodorovich sotto gli occhi del compagno, cui i Millas contestavano il mancato pagamento di una fornitura di stupefacente.
LA RIVOLTA
Manolito Millas ha seminato il terrore al Due Palazzi. L’8 marzo scorso ha organizzato una sommossa contro le guardie penitenziarie, otto giorni più tardi ha preso parte ad una gigantesca rissa tra sinti e spacciatori albanesi. Per ragioni di sicurezza è stato disposto il suo trasferimento alla casa circondariale di Vicenza. La famiglia Millas dovrà lasciare al più presto Legnaro. L’amministrazione comunale ha avviato la procedura di revoca dell’assegnazione dell’alloggio Ater di via Vittorio Emanuele II. A giorni Federica Hodorovich, l’unica a piede libero, riconsegnerà le chiavi della casa.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci