​Dino Baggio si presenta in Farmacia e dà il buon esempio: «Mi vaccino. Voglio vedere giocare i miei figli»

Mercoledì 18 Agosto 2021 di Michelangelo Cecchetto
Dino Baggio

PADOVA - «E' l'unico modo che abbiamo per non continuare a rimanere chiusi in casa in lockdown, piaccia o no. Per me è ancora più importante perchè posso seguire i miei figli ed entrare nei campi di calcio». Parole del vice campione del mondo Dino Baggio, di Tombolo, 50 anni compiuti il 24 luglio scorso. Ieri pomeriggio la prima dose di vaccino nella Farmacia a Sarmeola di Rubano, di Giovanni Cirilli, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Padova.

Il campione è amico dei Cirilli ed in particolare di Massimiliano Cirilli. «Siamo amici da tantissimo tempo - continua - con lui ho un rapporto di fiducia e mi segue molto. Lui segue la farmacia ad Onara di Tombolo, ora è in ferie così sono venuto dal padre. Avrei potuto vaccinarmi prima, ma ora che è possibile farlo in farmacia, e tra queste ci sono quelle del mio farmacista di fiducia, ho preso l'appuntamento senza attendere e fare la fila, ecco la prima dose. La prossima sarà il 14 settembre, così potrò seguire senza problemi l'avvio dei nuovi campionati di serie D dove giocano i miei figli».


E' vero che il green pass arriva dopo la prima dose, ma si deve attendere almeno una decina di giorni. I miei figli si sono vaccinati da tempo, mia moglie attende il nulla osta del medico di famiglia, se sarà possibile si vaccinerà immediatamente». Leonardo è mezz'ala, centrocampista mentre il secondogenito di Baggio, Alessandro, è esterno destro e difensore destro. Giocano a Varese, in Lombardia. «Il mio impegno ora è di seguire la loro carriera sportiva e senza vaccinazione sarebbe stato problematico, impossibile entrare nelle strutture sportive, soprattutto vederli giocare». Insomma, la passione per il calcio che ha visto Dino Baggio grande campione, oggi, essendo padre di due promettenti calciatori, ha fatto propendere per il vaccino anche se c'era una iniziale titubanza. «Non sono un no vax - tiene a sottolineare Baggio - ma come tutti penso, in questa situazione particolare qualche riflessione l'ho fatta. Sono per la libertà di scelta, ma a questo punto senza green pass non si fa nulla se non rimanere a casa. E' poi una sicurezza personale in più considerato che come sta emergendo dai dati, si è più protetti verso le varianti e se si risulta positivi non si finisce in ospedale. Durante la pandemia ho seguito le regole - continua - non è stato facile, spero che si riesca ad uscirne quanto prima e a questo punto la vaccinazione è necessaria salvo non si vogliano fare tre tamponi a settimana come dovrei fare io per muovermi. Non mi pare proprio il caso».


«Un esempio importante che uno sportivo anche se non più in campo ma sempre di riferimento, dà agli sportivi a cominciare dai giovani», commenta il presidente dell'Ordine Cirilli. Andrea Collesei presidente della Nuova associazione farmacisti non titolari di Padova, evidenzia che «la vaccinazione di Dino Baggio è una immagine positiva per i giovani che vorranno vaccinarsi, in particolare per gli sportivi, e per le farmacie. La fascia tra i 29 e 39 anni è quella che si sta maggiormente vaccinando. Nel padovano sono 49 le farmacie dove, esclusivamente su appuntamento e con l'anamnesi compilata, ci si può vaccinare. Sono 2.900 i vaccini erogati fino a dieci giorni fa.

Ultimo aggiornamento: 17:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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