PADOVA - Un supermercato di 200 metri quadri allestito all'interno di una fiera. Stand e scaffali colmi di prodotti di tutti i tipi. In vendita per i clienti? No, in esposizione per i negozianti. L'evento "Expo Despar 2023" è andato in scena giovedì a Padova con l'obiettivo di chiamare a raccolta tutti gli imprenditori affiliati, quelli che gestiscono attività autonome vendendo però i marchi Despar: sono 305 in tutto il Nordest e nell'ultimo anno il loro numero è aumentato del 10%. È uno dei tanti fattori che testimonia la crescita di un'azienda della grande distribuzione sempre più radicata tra Veneto e Friuli.
LA REALTÁ
Il Consorzio Despar Italia registra a livello nazionale 4,14 miliardi di fatturato e 1.404 punti vendita. Il gruppo Despar - Aspiag Service conta 2,5 miliardi di fatturato, 8.800 collaboratori e 561 punti vendita tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia ed Emilia Romagna. La crescita economica è costante e le iniziative sul territorio - da quelle sportive a quelle solidali - vanno di pari passo.
«Quella che abbiamo organizzato a Padova non è solo una fiera - spiega Francesco Montalvo -, amministratore delegato di Aspiag Service -.
GLI OBIETTIVI
Matteo Santi è il responsabile dell'area commerciale affiliazione oltre che il coordinatore della fiera. «Siamo nel podio tra le aziende della grande distribuzione con circa 60 linee di prodotti a marchio - sottolinea con soddisfazione -. L'assortimento è talmente vasto che gli imprenditori affiliati non lo conoscono totalmente e per questo abbiamo pensato di esporre tutto. Abbiamo deciso di esporre 3.500 articoli in un padiglione della Fiera di Padova proprio perché vogliamo far conoscere questa potenza e creare senso di appartenenza».
LE SFIDE
Sulla stessa linea Mauro Muraro, direttore marketing: «La nostra più grande sfida è essere inclusivi, dando ai clienti la possibilità di scegliere la fascia di prezzo. Nell'ultimo decennio c'è stato un cambiamento culturale con molti clienti che hanno scelto di andare a fare la spesa nei discount. Il cambiamento è stato accelerato dalla pandemia che ha indotto le persone a fare la spesa vicino casa. Ora l'obiettivo è andare a riprendere quella fetta di clientela garantendo comunque diverse fasce di prezzo e di qualità». «C'è poi una seconda grande sfida - continua Muraro - ed è quella di far percepire alla gente la convenienza. Ormai c'è moltissima confusione, i prezzi oscillano continuamente e se chiedi al cliente quanto costa oggi un litro di latte non sa nemmeno risponderti. Ecco, ora a livello di marketing l'obiettivo è proprio quello di far capire le promozioni e le opportunità di convenienza». E in questo senso consolidare una rete di imprenditori associati rappresenta un fondamentale valore aggiunto.