Cucine Popolari, Giordani: "Luogo di coesione sociale, in sicurezza"

Venerdì 24 Aprile 2020
Cucine Popolari, Giordani: "Luogo di coesione sociale, in sicurezza"
PADOVA - Le Cucine Economiche Popolari da anni operano a Padova nel cuore di un quartiere difficile, a pochi passi dalla Stazione, dove i residenti si sentono alle volte asserragliati in casa con attività illecite che si svolgono sotto le loro finestre e nemmeno senza tanto cercare gli anfratti più bui, davanti ai loro portoni. Il sindaco Sergio Giordani, accompagnato dal prefetto e con una rappresentanza delle Forze dell'Ordine, ha effettuato nella mattinata un sopralluogo in via Tommaseo, dove ha visitato le Cucine, che anche di questi tempi garantiscono un pasto per le fasce più povere della città. Al termine della visita Sergio Giordani ha detto: "Oggi ho avuto il piacere di fare un sopralluogo in via Tommaseo con il Prefetto, il Questore, il Comandante dei Carabinieri, il Comandante della Guardia di Finanza e col Comandante della Polizia Locale. Per me è stata l’occasione per ringraziare tutti i vertici delle nostre Forze dell’Ordine per l’intenso lavoro di lotta allo spaccio che si sta svolgendo visibilmente in città in questi giorni dopo l’ultimo Comitato Ordine e Sicurezza, dove anche io avevo sollevato le preoccupazioni della cittadinanza per gli atteggiamenti strafottenti e criminosi di chi creava assembramento spacciando in un periodo di quarantena così duro per tutti i padovani per bene, italiani o stranieri. Lo sforzo congiunto di tutte le Istituzioni e Forze dell’Ordine nelle zone più critiche della città è molto prezioso e sta a ricordare che nella nostra comunità vi sono diritti e doveri e nessuno può immaginare di costruire zone franche".
Naturalmente il sindaco ha poi avuto parole di elogio per chi si adopera nei confronti di chi ne ha più bisogno: "Alle Cucine Popolari siamo stati accolti dal vicario del Vescovo, don Marco Cagol e da don Luca Facco della Caritas. Un luogo, questo, di solidarietà insostituibile ma anche di sicurezza, dove vengono monitorati e accolti nei loro bisogni i più fragili, persone che diversamente con probabilità finirebbero almeno in parte ad arricchire le fila della piccola malavita. Nessuno deve criminalizzare le Cucine Economiche Popolari, sono uno dei pilastri su cui si fonda la nostra città nella sua coesione sociale. Se poi qualcuno nei pressi delle Cucine e non avendo nulla a che fare con esse e non essendo tra i suoi ospiti crea confusione, sarà nostra cura insieme alle Forze dell’Ordine riportare serenità nel quartiere perseguendo chi ha comportamenti sbagliati".
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