Covid, ristorante affittato e compleanno rovinato: i carabinieri interrompono la festa con 300 invitati

Sabato 10 Ottobre 2020 di Maria Elena Pattaro
Covid, ristorante affittato e compleanno rovinato: i carabinieri interrompono la festa con 300 invitati
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PADOVA - Quella di mercoledì sera è stata una festa di compleanno che Antonio non dimenticherà facilmente. Per i suoi 63 anni ha organizzato una serata in grande stile con 300 invitati in un ristorante di Ospedaletto Euganeo (Padova) affittato per l'occasione. Ma canti, balli e brindisi o si sono interrotti bruscamente poco prima della mezzanotte. A quell'ora hanno fatto la loro comparsa tre pattuglie dei carabinieri: erano lì per controllare se le disposizioni anticontagio venivano rispettate, prima fra tutte il divieto di assembramento, visto l'elevato numero di ospiti.

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Nessuna violazione è stata rilevata dai militari, anche se gli accertamenti sono ancora in corso: ma la serata è finita così, con l'invito ad andare tutti a casa.

Al festeggiato resta l'amaro in bocca di un compleanno concluso in fretta e furia, con i 300 invitati costretti ad abbandonare anzitempo i festeggiamenti.

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PROFESSIONISTI
Per organizzare la serata di festa in un momento di pandemia, il 63enne si è affidato a due professionisti: Michele Berto e Michele Bertocco, in arte Michele&Michele, gestori del Parioli Dancing, una sala da ballo di Montagnana che in base alle restrizioni in vigore non può ospitare eventi di questo tipo. Così la scelta è ricaduta sul ristorante La Mandria di Ospedaletto Euganeo, con le sue sale capienti messe a disposizioni per feste private. Gli organizzatori ne noleggiano due e prendono tutte le precauzioni che la delicatezza del momento storico richiede: lista degli invitati con tanto di recapiti telefonici per facilitare il tracciamento in caso di positività, mascherine a coprire naso e bocca, misurazione della temperatura all'ingresso, tavoli e sedie distanziati e invitati accolti in due diverse zone in modo da evitare assembramenti. «Eravamo in regola con tutte le disposizioni anticovid e con i vari permessi, compresi affitto del locale e Siae», assicura Michele Bertocco. L'atmosfera è scherzosa e rilassata tra balli, giochi, brindisi e l'immancabile canzoncina del Tanti auguri a te. Ma alle 23.55 piombano gazzelle e uomini in divisa. In una sala si sta ballando, nell'altra si gioca ai ceci: gli invitati tentano di indovinare il numero esatto di legumi dentro un sacchetto. Gli organizzatori mostrano i permessi e i documenti relativi alle precauzioni anticontagio ma il loro zelo non basta a salvare la serata, che senza intoppi si sarebbe conclusa all'1.30.

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MALUMORE
Tra i presenti il malumore è palpabile: prima di uscire in silenzio dalle sale che fino a pochi minuti prima risuonavano di musica, gli invitati dedicano un lungo applauso ad Antonio, il festeggiato. Più di qualcuno è disposto a contribuire in caso di sanzioni. Sanzioni che al momento non ci sono, né per gli organizzatori, né tantomeno per il locale. «Noi abbiamo soltanto messo a disposizione le sale afferma la titolare . La responsabilità del rispetto delle norme è in capo a chi le prende in affitto». «Non ci è stato contestato nulla», assicura Bertocco, che giovedì mattina si è presentato in caserma insieme al socio per dimostrare, permessi e autorizzazioni alla mano, che la festa si stava svolgendo nel pieno rispetto delle regole. «Sappiamo che le forze dell'ordine devono fare il loro lavoro, è giusto che controllino. Nel nostro caso era tutto a posto aggiunge Bertocco . Dispiace che la serata sia stata interrotta anzitempo».

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«Domani (oggi, ndr) riusciremo finalmente ad aprire il nostro locale, chiuso dal 23 febbraio assicura l'organizzatore dell'evento . Abbiamo ottenuto la licenza che ci equipara a un bar per cui potremo ricominciare a organizzare le serate direttamente lì». In attesa del nuovo Dpcm annunciato dal premier Giuseppe Conte, che dovrebbe precisare alcuni aspetti relativi a feste ed eventi.

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Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 13:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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