La sfida dei negozianti: «Bloccare corso Milano»

Venerdì 1 Novembre 2019 di Gabriele Pipia
Padova. La sfida dei negozianti: «Bloccare corso Milano»
PADOVA Hanno manifestato in strada e davanti a Palazzo Moroni, si sono fatti sentire con i megafoni e hanno chiamato a raccolta i cittadini con i volantini. Ma ora molti commercianti della zona di corso Milano sono pronti ad andare oltre mettendo in scena una protesta eclatante: l'intenzione, già trapelata sottovoce tra molti di loro, è quella di bloccare la strada all'ora di punta. L'obiettivo? Mandare il traffico in tilt e spedire una vera dichiarazione di guerra all'amministrazione. I motivi dei malumori sono sempre gli stessi: «Carenza di parcheggi e intasamenti in corso Milano». 
 
SULLE STRISCE PEDONALILa miccia cova da tempo ma ora la situazione rischia di esplodere. Formalmente l'Associazione commercianti del centro, guidata dall'ottico di via Verdi Massimiliano Pellizzari, si limita ad annunciare il prossimo banchetto in strada previsto tra 10 giorni. Informalmente, però, tra diversi negozianti sta prendendo corpo l'idea di intasare corso Milano alle otto e mezza del mattino attraversando ripetutamente la strada sulle strisce pedonali. Se ne è parlato anche mercoledì sera a margine della riunione convocata dall'Acc nella sala comunale della Prandina, a cui hanno partecipato oltre 50 persone. «La coda arriverebbe fino a Mestrino? Ci dispiace per gli automobilisti - mormorava più di qualcuno -, ma tanto già ora la coda arriva fino a Sarmeola». L'eventuale protesta verrebbe inscenata tra qualche mese, all'inizio del nuovo anno. Prima verrà dato una sorta di ultimatum all'amministrazione. 
L'INIZIATIVAQui entrano in gioco Pellizzari e i banchetti dei commercianti, promossi sabato 9 e domenica 10 nella nuova piazzetta davanti alla gelateria La Romana. È lo stesso presidente del comitato ad annunciare l'iniziativa: «Distribuiremo a tutti i cittadini un semplice questionario con cinque domande per chiedere a tutti cosa ne pensano della viabilità di corso Milano, delle nuove piste ciclabili realizzate dall'amministrazione e dei parcheggi nell'area. Quando avremo raccolto tutte le risposte, ovviamente con nome e cognome di chi risponderà, chiederemo un incontro al sindaco e andremo a Palazzo Moroni per protocollare e consegnare personalmente a Sergio Giordani le risposte che avremo ottenuto. Se, come pensiamo, la maggioranza dei cittadini criticherà la riorganizzazione della strada e il numero di parcheggi, chiederemo risposte concrete al Comune». Il questionario da lunedì sarà esposto anche in alcuni negozi. 
Tra i commercianti più infuriati il passaparola corre veloce, accompagnato dall'invito di presentarsi in massa al banchetto. Pellizzari assicura che «la riunione di mercoledì sera non aveva alcuna matrice politica, visto che erano presenti anche diversi simpatizzanti dell'attuale amministrazione» e precisa che «l'iniziativa del questionario non ha alcun tipo di colore partitico». Inevitabilmente, però, più di qualche esponente del centrodestra si è già messo in moto al fianco dei commercianti, per caldeggiare le risposte al questionario e incentivare la protesta. 
LO SCENARIOL'obiettivo di Pellizzari, sbandierato da mesi, è ottenere mille posti al parcheggio Prandina e rivedere la viabilità di corso Milano. «Ora i posti al parcheggio sono 250 - sottolinea - ma non bastano assolutamente -. Quel parcheggio è gratuito e quindi viene utilizzato soprattutto da chi lavora in centro e lascia lì l'auto per otto ore. Alle 8.50 del mattino i posti sono praticamente già tutti pieni e viene quindi tagliato fuori tutto il comparto del commercio delle piazze, perché i nostri clienti a metà mattinata non trovano più posto». 
Il mirino è puntato per i primi mesi del 2020, quando il Comune entrerà formalmente in possesso dell'ex caserma Prandina, cedendo in cambio allo Stato l'area di via Anelli dove verrà demolito l'ex Bronx per far spazio alla nuova questura. «A quel punto la giunta dovrà decidere una volta per tutte cosa fare di quell'area - ricorda Pellizzari - , e la nostra richiesta è chiara: mille posti». Un parcheggio più grande di quello attuale oppure un ampio spazio verde dedicato anche ad attività culturali? Nella maggioranza ci sono idee diverse. Il dibattito interno è iniziato da tempo, il giorno della scelta si avvicina. 
Gabriele Pipia
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