Altri due locali chiusi, ora scatta il piano: sarà un Natale “blindato”

Martedì 8 Dicembre 2020 di Gabriele Pipia
Altri due locali chiusi, ora scatta il piano: sarà un Natale “blindato”

«Per le feste di Natale non aspettatevi i marines e gli elicotteri Apache, perché quelli non li abbiamo. Ma i controlli saranno tanti e in tutta la provincia. Stiamo già lavorando». Il prefetto Renato Franceschelli sceglie l’ironia, ma poi si fa subito serio: «Saranno osservati speciali i caselli autostradali, i capolinea degli autobus extraurbani, la stazione ferroviaria, i grandi incroci e le strade principali. Sarà un assetto molto simile a quello che abbiamo già adottato in primavera durante i giorni del lockdown». 
Non ci saranno marines e Apache, certo, ma le forze dell’ordine saranno impiegate in modo massiccio mettendo in strada più personale possibile. Nell’arco di 24 ore saranno in campo oltre 130 pattuglie dell’Arma e altre 20 della Polizia Stradale, giusto per rendere l’idea. Ci saranno anche gli altri reparti della questura, gli uomini della guardia di finanza e gli agenti della Polizie locali. Con un doppio obiettivo: controllare che nessuno esca dal proprio Comune e scongiurare assembramenti nei ristoranti. 
Il decreto in vigore da venerdì scorso vieta gli spostamenti tra Regioni tra il 21 dicembre e il 6 gennaio (con alcune deroghe legate alle inderogabili necessità). Nei giorni 25 e 26 dicembre e il 1. gennaio sarà vietato anche uscire dal proprio Comune. Resta in vigore per tutti il coprifuoco alle 22. Nei giorni di Natale e Santo Stefano, quindi, chi abita a Padova dovrà rimanere a Padova e chi abita in un piccolo paesino di campagna dovrà starsene solo dentro quei confini. 
«Il piano che metteremo in campo durante le festività natalizie sarà molto simile a quello che stiamo già adottando in questi fine settimana - prosegue il prefetto - Nei prossimi giorni convocherò il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in cui decideremo cosa fare, poi spetterà al questore stabilire dal punto di vista operativo come agire». 
«Potenzieremo i controlli dando seguito alle direttive del ministro Lamorgese - assicura il questore Isabella Fusiello - Ci sarà un ampio raggio d’azione che abbraccerà tutte le principali arterie della provincia». In campo, con 20 pattuglie giornaliere, la Polizia Stradale. «Noi controlleremo principalmente la rete autostradale con le entrate e le uscite ai caselli» spiega il comandante Gianfranco Martorano. 
Le 50 stazioni dei carabinieri e i vari reparti del Comando provinciale di Padova assicureranno la presenza di oltre 130 pattuglie esterne al giorno. «I nostri saranno servizi ad alta visibilità - anticipa il colonnello Luigi Manzini, comandante provinciale - con numerosi posti di controllo. Saremo molto attenti anche alle situazioni di possibile assembramento: naturalmente non entreremo nelle case della gente, ma un occhio di riguardo sui pranzi nei locali ci sarà sicuramente in tutta la provincia. Abbiamo fatto controlli e sanzioni anche nell’ultimo fine settimana, speriamo di non doverle ripetere pure il giorno di Natale». 
In prima linea nei controlli ci saranno anche i vigili urbani. «In questi weekend stiamo arrivando a mettere in campo 80 agenti al sabato e 50 la domenica - sottolinea il comandante della Polizia locale di Padova, Lorenzo Fontolan - Ora attendiamo le direttive della prefettura ma di sicuro ci saranno servizi rinforzati, anche per la notte di Capodanno». 
Intanto continuano i provvedimenti nei confronti di chi non rispetta le regole. Sabato pomeriggio i carabinieri in borghese sono intervenuti al Caffè Noir di Teolo contando 48 persone assembrate in pochi metri, molte senza mascherina. Risultato: 400 euro di multa e 5 giorni di chiusura. Domenica pomeriggio c’è stato un intervento simile della polizia al bar Major di Padova in via Tommaseo. Quando la Volante è arrivata oltre cinquanta persone si sono date ad un fuggi-fuggi generale. Accertata la presenza di molti clienti stranieri ammassati e senza mascherina, la sanzione per i gestori nigeriani è stata la stessa: 400 euro e cinque giorni di chiusura. Provvedimento analogo messo in atto domenica dai vigili per assembramenti al sushi Ginza di Padova in via Venezia. Quattrocento euro è la multa prevista anche per chi non rispetta l’obbligo di mascherina e per chi viola il coprifuoco. 
 

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