Punto nascite riaperto al Covid Hospital uscito dalla bufera: il primo vagito è di Giorgia

Mercoledì 22 Aprile 2020 di Camilla Bovo
Giorgia con mamma Erika e papà Luigi. Con loro le ostetriche Anna Passero e Fabiana Nicoletto
SCHIAVONIA - Giornata particolare quella di ieri all'ospedale Madre Teresa di Calcutta, ancora Covid Hospital della provincia padovana. Proprio nel giorno in cui ricorrevano due mesi esatti dall'inizio dell'emergenza (con il primo decesso da Covid-19 avvenuto proprio nella struttura di Schiavonia lo scorso 21 febbraio) è venuta al mondo una bambina, Giorgia, nel Punto Nascita riaperto lunedì scorso. La bimba, figlia di Erika Pavan e Luigi Giardina, ha visto la luce in un momento storico davvero unico e ha portato tanta gioia e speranza in mezzo al buio e alle difficoltà. Mamma e figlia, 3,4 chili di amore puro, stanno bene. Ad aiutare mamma Erika nel parto sono state le ostetriche Anna Passero e Fabiana Nicoletto, dell'équipe di Ostetricia diretta dal dottor Carlo Dorizzi.

«A due mesi esatti dall'inizio di questa pandemia, che stiamo ancora cercando di gestire al meglio, Giorgia porta un augurio e un segno di speranza per una ripresa che sia il più normale e veloce possibile - ha commentato il direttore sanitario Patrizia Benini -. Con il ricordo di chi purtroppo ci ha lasciato, vediamo questo momento come una grande gioia e una speranza per tutti».

Le ha fatto eco il direttore generale Domenico Scibetta: «È per rinascere che siamo nati. Ogni giorno. Faccio mia questa massima di Pablo Neruda, per dare il benvenuto a Giorgia, venuta al mondo oggi all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia, - ha affermato Scibetta - e per complimentarmi con mamma Erika e papà Luigi: la bella famiglia è per noi simbolo di grande bellezza, di speranza, e di rinascita». Intanto, all'esterno della struttura dove si compiva il miracolo della vita, i vigili del fuoco si sono uniti al personale di Protezione civile, Esercito, Aeronautica e Associazione alpini nel cantiere di Schiavonia, per dare il proprio contributo all'installazione dell'ospedale da campo donato dal Qatar alla Regione. I lavori, nell'area attigua al parcheggio dell'ospedale Madre Teresa, procedono spediti. A dar man forte sono arrivate due autogru dei vigili del fuoco, una del comando di Padova e l'altra di Rovigo, con dieci operatori, che saranno impegnati anche nei prossimi giorni. Per erigere l'ospedale da campo, composto da quattro tendostrutture per una superficie complessiva di circa 5mila metri quadri, ci vorranno infatti ancora alcune settimane: la data prevista per la conclusione dell'intervento è il 12 maggio.

Ma come sarà utilizzato l'ospedale da campo? In attesa di avere comunicazioni ufficiali, si sa solamente che, una volta terminata l'emergenza, la struttura sarà smontata e immagazzinata, per essere nuovamente messa a disposizione in caso di altre calamità.
 
Ultimo aggiornamento: 11:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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