COLLI EUGANEI - Annata eccellente per la produzione delle ciliegie padovane. Qualità ottima e abbondante. Il problema però, denunciano i produttori, sta nella pezzatura. A causa della siccità e della penuria di precipitazioni quest'anno gran parte delle ciliegie della provincia presentano una pezzatura ridotta con il rischio concreto che a fronte di un deprezzamento sensibile molte ciliegie rimarranno sugli alberi, perché non conviene nemmeno raccoglierle.
Questo è quanto spiega Coldiretti Padova nella persona del presidente Massimo Bressan: «A rimetterci, come sempre, sono i produttori, da una parte e i consumatori dall'altra. In questo periodo si potrebbero trovare ottime ciliegie ad un prezzo equo, intorno ai 4 euro al chilo, invece le logiche di mercato impongono prodotto con un calibro più grande, che solo all'aspetto sembrano più buone, ma ad un prezzo nettamente superiore. Con il rischio che buona parte arrivino addirittura dall'estero e sfuggano ai controlli di origine e qualità a cui sono sottoposte le nostre produzioni.
«Le ciliegie sono un po' più piccole del solito - spiega Antonio Ferraretto, produttore dei colli euganei, a Baone - ma non per questo meno buone, anzi la qualità quest'anno è senz'altro ottima. Il problema è che sotto un certo calibro le ciliegie ci vengono pagate veramente poco, nei giorni scorsi ci è stato offerto circa 1 euro al chilo per le ciliegie calibro 28. Il prezzo giusto sarebbe almeno due euro al chilo, altrimenti non conviene nemmeno raccoglierle. Ed è veramente un peccato perché quest'anno il prodotto non manca e si tratta di ottime ciliegie. Il fatto che siano un po' più piccole non cambia nulla sul fronte della qualità e della bontà, ma il mercato ci penalizza perché vuole solo ciliegie grosse. Così noi rischiamo di dover lasciare un ottimo prodotto sugli alberi e i consumatori, oltre a trovarsi poche ciliegie nostrane ad un prezzo equo, pagheranno a peso d'oro quelle più grandi».