PADOVA - Tre giorni dopo la sentenza di assoluzione dal reato di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia verso l'ex moglie (e la conseguente scarcerazione), un 62enne padovano è tornato a perseguitare e usare violenza sulla donna, ma anche verso il figlio e la sorella di lei. Tutto questo accadeva a inizio giugno: il 5 il Tribunale di Padova lo aveva assolto per mancanza di prove, l'8 lui si è ripresentato alla donna, facendola precipitare nuovamente in un calvario di abusi che - secondo quanto raccolto durante le indagini del primo procedimento penale - sarebbe andato avanti da anni. Lei è tornata a denunciarlo ed è stata così aperta una nuova inchiesta per stalking. Inchiesta nell'ambito della quale il 62enne è stato colpito dal divieto di avvicinamento alla vittima con braccialetto elettronico e ha ora il divieto di dimora nei quattro comuni attorno alla zona dove vive la donna.
Il pregresso
Una misura cautelare - il divieto di avvicinamento - che il 62enne aveva già ricevuto quando gli inquirenti indagavano sui maltrattamenti, ma che lui aveva violato venedo arrestato a ottobre scorso. Dopo alcuni mesi di carcere, a giugno era arrivata l'assoluzione: troppo poche e deboli le prove del fatto che fosse davvero uno stalker maltrattante e violento, secondo il giudice. Il 62enne quindi è tornato in libertà e, appena tre giorni dopo, anche alle vecchie abitudini.
Le nuove violenze
L'8 giugno si è presentato a casa della donna, incolpandola di averlo fatto finire in carcere e bersagliandola di insulti e minacce, rivolte pure alla sorella di lei che era presente. Quello è stato l'inizio di una escalation violenta andata avanti per giorni tra pedinamenti, minacce, molestie sul posto di lavoro della donna, insulti al figlio pure lui - secondo il 62enne - complice del fatto di averlo mandato in cella. E ancora minacce di morte, offese, fino ad arrivare le percosse dopo essersi nuovamente presentato a casa della ex. La donna è tornata a rivolgersi ai carabinieri, denunciandolo. Carabinieri che hanno nuovamente raccolto tutti gli elementi disponibili, incluso un referto medico (la vittima dopo essere stata picchiata si è fatta medicare all'ospedale) e numerose testimonianze. Elementi trasmessi immediatamente alla Procura che ha aperto un nuovo fascicolo d'indagine e richiesto al giudice le misure cautelari. Il giudice in questo caso ha accolto la richiesta, emettendo il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico e il divieto di dimora per il 62enne a Selvazzano, Abano Terme, Rovolon e Rubano.