Padova. Impennata di chiamate dopo la pandemia, nuova centrale del 118: raddoppiate le postazioni

L'operazione è costata 1,6 milioni di euro finanziati dalla Regione con i fondi del decreto Arcuri legati all'emergenza Covid

Sabato 11 Marzo 2023 di Gabriele Pipia
Nuova centrale del Suem a Padova

PADOVA - «Sembra una sala della Nasa». Pochi minuti prima di inaugurare ufficialmente il nuovo gioiello tecnologico dell'ospedale, il direttore del Suem Andrea Spagna sorride fiero. «C'è una tecnologia di alto livello e tutto ciò che serve per lavorare al meglio». Ieri mattina il dottor Spagna ha presentato assieme all'assessore regionale Manuela Lanzarin e al dg Giuseppe Dal Ben la nuova centrale operativa dell'Azienda ospedaliera di Padova. Una centrale che ha raddoppiato da 6 a 12 le postazioni per gli operatori rispetto al periodo pre-pandemia rispondendo così all'impennata di richieste d'intervento registrata negli ultimi anni.

La nuova centrale

L'operazione è costata 1,6 milioni di euro finanziati dalla Regione con i fondi del decreto Arcuri legati all'emergenza Covid. La superficie interessata è grande 635 metri quadri e la lista dei lavori snocciolata dal dg Dal Ben è lunghissima.

Nuova centrale operativa ma anche nuovi studi medici, sala riunioni, rifacimento degli impianti di illuminazioni e climatizzazione. E poi ancora: sistemazione di farmacia e spogliatoi, nuovo deposito per i materiali dell'equipaggio e così via.

Nel 2022 la centrale operativa ha registrato una media di 533 chiamate e 258 interventi al giorno. Nel 2000, giusto per rendere l'idea, le chiamate erano 349 e gli interventi 160. E a tutto ciò si sommano altre funzioni come ad esempio la gestione dei trasporti secondari dei pazienti critici e il supporto alle attività di trapianto. Il parco mezzi è di 28 ambulanze, 8 auto mediche e un elicottero. Oltre al direttore Spagna lavorano 8 medici, un coordinatore infermieristico, 27 infermieri e altri medici a rotazione provenienti da Rianimazione e pronto soccorso. La direzione ha voluto poi citare tutte le realtà che danno supporto con i propri mezzi: Azienda ospedaliera e Ulss Euganea ma anche Casa di cura di Abano, Croce Verde, Croce Rossa, Sos Alta Padovana, Pronto Conselve, Antoniana Emergenze, Cidas e Cssa.

La centrale operativa di Padova era stata attivata il 19 ottobre 1996 all'ospedale Sant'Antonio per poi essere trasferita al Giustinianeo nel luglio 2021. «Questo importante intervento è frutto di un grande lavoro di squadra» sottolinea orgoglioso Dal Ben. L'assessore Lanzarin, accanto a lui, ricorda che «la nostra sanità è sempre in movimento. L'emergenza che è sempre stata un fulcro della sanità, ma in tempo di pandemia ha dato tantissimo in termini di organizzazione e di coraggio degli operatori ai quali deve andare il giusto riconoscimento economico per la complessità del lavoro che svolgono. Li ringrazio tutti. L'Emergenza-Urgenza - ha aggiunto Lanzarin - è un tassello fondamentale di ogni organizzazione sanitaria che si rispetti. Stiamo vivendo momenti di difficoltà in tutta Italia legati alla carenza di personale ma stiamo facendo il possibile».

Il cambio di sesso

A margine il dg Dal Ben è intervenuto anche sul nuovo Centro per i disturbi dell'identità di genere, visto che a Padova nascerà il riferimento regionale per il cambio di sesso. «Entro fine mese presenteremo il progetto alla Regione - ha annunciato Dal Ben -. Lavoreranno tante figure specializzate come endocrinologi, urologi, esperti di medicina riproduttiva, ginecologi e psicologi». La sanità avanza anche così. 

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