PADOVA - Chiudono le scuole, inizia l’estate, aprono i centri estivi e a Padova l’offerta è garantita per tutti i giorni di vacanza, fino all’8 settembre. Sono circa 3.500 i bambini e ragazzi iscritti alle attività proposte da parrocchie ed enti privati e molti altri sono in lista d’attesa.
L’ASSESSORA PIVA
«I centri estivi sono sempre più importanti - spiega Cristina Piva, assessora alle politiche scolastiche - Forse servirebbe una maggiore attenzione per i bisogni delle famiglie, certo lo Stato sostiene ma i fondi sono esigui. Per come la vedo io bisognerebbe mettere un centro estivo all’interno di ogni quartiere, usando gli edifici scolastici e alzando la soglia Isee per il contributo, così si potrebbe raggiungere una quota ancora più ampia di ragazzi che non possono andare in vacanza e magari si ritrovano l’estate con nulla da fare, il tempo vuoto è un peso educativo che è importante colmare - continua l’assessora - Oggi si riesce a garantire il servizio tutta l’estate anche grazie all’elogiabile contributo delle parrocchie con i grest, ma anche alcune scuole si sono organizzate».
LE PARROCCHIE
«Il grest è una proposta pastorale presente in tutte le parrocchie, anche le più piccole - spiega Don Paolo Zaramella, direttore dell’ufficio pastorale giovani - Questo è possibile grazie al volontariato, mai meno di 100 persone, tra cui una quarantina di animatori adolescenti. Il grest risponde ad un’esigenza di servizio delle famiglie e una proposta pastorale che mostra il volto di una chiesa accogliente ed un vangelo che è festa e vita». A garantire un servizio continuativo i centri estivi più strutturati: il Cus Padova offre un servizio no stop a cui ci si può iscrivere nell’arco di tutta l’estate. Ad oggi sono 680 gli iscritti, ma si attendono cifre paragonabili a quelle dell’anno scorso, quando frequentarono il Cus in 2.275, record assoluto. Per il Cus i costi sono rimasti gli stessi: da 100 a 120 euro a settimana. Altri centri sono il Musme e Parco Fenice dove i costi sono più alti a fronte di attività didattiche scientifiche e digitali. Affianco alle proposte classiche realtà innovative come le fattorie didattiche con animali e attività nella natura, come l’associazione Pegaso al Parco delle farfalle che organizza attività con i pony, ma anche “Il giramondo” che a fine agosto propone attività per bambini di ogni provenienza guidate da mediatrici culturali, per favorire tramite il gioco l’integrazione.