Le 18 Case della comunità: nuovo piano per l'Ulss 6 Euganea, dove e come funzioneranno

Domenica 8 Gennaio 2023 di Elisa Fais
Le 18 Case della comunità: nuovo piano per l'Ulss 6 Euganea, dove e come funzioneranno

PADOVA - L'aumento di un terzo dei costi, per via dell'inflazione e dei rincari di materie prime ed energia, rimette in discussione i preventivi di realizzazione delle case della comunità del padovano. L'Ulss 6 Euganea sta ridisegnando il futuro della sanità territoriale grazie ai fondi dell'Unione Europea, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Le colonne portanti del progetto che coinvolge tutta la provincia sono 18 case della comunità e due ospedali di comunità: complessivamente si parla di 48 milioni di euro di spesa. La cifra, che già era lievitata di dieci milioni di euro nel novembre scorso a seguito dell'aggiornamento del prezzario regionale, è destinata a salire ancora.
«Nei mesi scorsi in via tecnica sono stati approvati i progetti definitivi dei lavori - afferma il direttore socio-sanitario dell'Ulss 6, Maria Chiara Corti - ma ora l'Ufficio tecnico sta lavorando intensamente per far fronte agli aumenti dei costi delle materie prime.

Prevediamo di definire degli accordi di programma per superare questo meccanismo. Il nostro obiettivo è di andare avanti spediti alla fase di attuazione dei lavori, che verosimilmente inizieranno tra la fine di quest'anno e il 2024».


I TEMPI
I vincoli del Pnrr impongono che i lavori vengano conclusi entro l'agosto 2026. Ma, nonostante le difficoltà, l'Ulss 6 sta correndo e punta ad aprire i primi cantieri già quest'anno.
In cima alla lista ci sono le strutture di Conselve, Piove di Sacco e San Martino di Lupari che sono in pianificazione integrata: ovvero contano su un finanziamento misto, regionale e legato al Pnrr, perché già precedentemente erano al centro di progetti di rilancio. Ad esempio, la ricostruzione ex novo del Distretto.
A Conselve la sede scelta è quella del vecchio ospedale, che verrà riconvertito, in parte, per questo scopo. La casa di Comunità sarà dotata di 10-15 sale per consulenze ed esami e vi opereranno 10 medici, 8 infermieri e 5 amministrativi.


I DETTAGLI
Le case della comunità saranno strutture socio-sanitarie aperte alla cittadinanza 12 ore al giorno, dal lunedì al sabato. Si parla di poliambulatori, dove all'interno lavoreranno i medici di famiglia e altri specialisti che erogheranno prestazioni specialistiche come lo psicologo, l'assistente sociale, il dietista e così via. Inoltre ci sarà spazio anche per le attività legate al consultorio. Le case di comunità si suddividono in hub e spoke, quelle più grandi saranno anche presidio della guardia medica.
Gli ospedali di comunità, invece, sono reparti di accoglienza h24 a bassa intensità di cura che contano sulla presenza costante di infermieri e operatori socio-sanitari. In genere sono all'interno di Rsa o ospedali.


LA PIANIFICAZIONE
Oltre al tema risorse, le infrastrutture dovranno essere armonizzate con ciò che già esiste come le reti di farmacie che sono state particolarmente utili durante la pandemia. E poi occorre riconoscere un ruolo importante ai medici di famiglia per far sì che le case di comunità siano popolate da professionisti.
«Siamo in una fase di transizione - sottolinea la dottoressa Corti - di recente la Regione ha autorizzato l'aumento del massimale dei medici di famiglia a 1.800 pazienti assistiti. Servono maggiori riconoscimenti economici e nuove alleanze anche per mettere in pista prima i camici bianchi in formazione».
 

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