PADOVA - L'Ufficio anagrafe sbaglia la carta d'identità che non è valida per l'espatrio e all'aeroporto viene lasciato a terra. Ora il Comune dovrà risarcirlo. Subito dopo l'estate in municipio è arrivata una richiesta di rimborso per "le spese inutilmente sostenute per l'acquisto del biglietto aereo inutilizzabile per la mancanza al momento dell'imbarco di idoneo documento per l'espatrio" si legge in una determina del settore Servizi anagrafici.
A presentarla un ragazzo che contestava a Palazzo Moroni l'errata emissione di una carta d'identità non valida per l'espatrio. In tutto la richiesta di risarcimento era di 398 euro.
La carta d'identità elettronica è un documento di riconoscimento che consente ai cittadini italiani di viaggiare all'estero in determinati paesi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, Bulgaria, Cipro, Irlanda e Romania. Normalmente non si è tenuti a esibire il passaporto o la carta d'identità quando si attraversa una frontiera interna nello spazio Schengen. Tuttavia, tutti i paesi dello spazio Schengen hanno la possibilità di reintrodurre controlli alle frontiere per un periodo di tempo limitato e in circostanze eccezionali, ad esempio in presenza di un grave rischio per l'ordine pubblico o per la sicurezza nazionale. Se uno di questi Paesi reintroduce controlli temporanei alle frontiere, si deve esibire un passaporto o una carta d'identità in corso di validità.