Padova. Mostra filmati pornografici alla figlia di 6 anni della compagna: lei lo denuncia, l'uomo va a processo

Martedì 10 Ottobre 2023 di Marco Aldighieri
Bimba abusata

PADOVA - La perversione sessuale di un uomo è arrivata al punto di mostrare alcuni video pornografici a una bambina di soli sei anni, figlia della sua compagna. E mentre veniva trasmesso il film a lucci rosse, lui si è calato i pantaloni e ha accarezzato la piccola sopra i vestiti, ma sulle parti intime. Lo straniero di nazionalità nigeriana, ieri mattina, è stato rinviato a giudizio dal Gup Maria Luisa Materia per atti sessuali con minorenne, così come richiesto dal pubblico ministero Giorgio Falcone titolare delle indagini.

Il fatto risale al dicembre di due anni fa, quando la mamma della bambina era fuori casa e nell'appartamento era rimasto il suo fidanzato, del quale si fidava ciecamente, e la bambina. Ma quel pomeriggio per la piccola si è trasformato in un incubo. L'uomo, utilizzando un computer portatile, si è collegato a un sito hard per scaricare un film pornografico. Ad operazione conclusa ha premuto start e ha mostrato le immagini a luci rosse alla figlia della sua compagna di soli sei anni. E mentre la bambina, terrorizzata, cercava di non aprire gli occhi per evitare di guardare quelle scene, l'uomo si è calato i pantaloni e ha iniziato ad accarezzarla sulle parti intime. La piccola ha dovuto subire le attenzioni morbose del fidanzato della sua mamma, per tutta la durata della pellicola hard. Una volta terminato il video, l'africano si è scollegato dalla rete e ha chiuso il computer. Quando la sua donna è rientrata a casa non ha trovato nulla di strano. Ma il giorno dopo la figlia, ancora molto turbata, ha raccontato alla mamma cosa era stata costretta a vedere quando lei era uscita.

La madre, sconvolta, ha chiesto spiegazioni al suo compagno e non ottenendo una risposta convincente ha deciso di andarlo a denunciare per atti sessuali con un minorenne.

La querela è arrivata sul tavolo del pm Falcone e sono scattate le indagini. Gli inquirenti, con il supporto di una psicologa, hanno sentito il racconto della piccola e lo hanno considerato conforme alla verità. La bambina dunque non si sarebbe inventata nulla, anzi il suo racconto era troppo elaborato e ricco di particolari per essere il semplice frutto dell'immaginazione. Il nigeriano allora è stato iscritto nel registro degli indagati e anche lui è stato sentito dagli investigatori. Fin da subito ha dichiarato di essere innocente e di non avere mai abusato della figlia della sua compagna, ma il racconto di quel pomeriggio di dicembre del 2021 agli inquirenti è apparso molto confuso. Troppe le circostanze poco chiare. E poi, quel giorno, l'uomo effettivamente ha scaricato un filmato pornografico da un sito hard e in casa c'era solo la piccola di sei anni. Così adesso è finito a processo e dovrà difendersi dalla pesante accusa di atti sessuali con un minorenne. 

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