Venduta la casa di Galileo Galilei: ​battuta all'asta per 4,8 milioni di euro

Venerdì 4 Marzo 2022 di Alberto Rodighiero
Venduta la casa di Galileo Galilei: battuta all'asta per 4,8 milioni di euro

PADOVA - È stato battuto all'asta per 4,8 milioni di euro il palazzo di via Del Santo che ospitò Galileo Galilei. Il prossimo 1 aprile, intanto, a finire all'incanto sarà nuovamente l'Ippodromo delle Padovanelle.

Come rivelato ieri da Rapporto semestrale del Centro studi Sogeea, lo scorso 3 febbraio, dunque, è stato acquistato l'immobile a due passi dalla Basilica del Santo che ospitò Galilei. Agli inizi del Seicento, lo scienziato fu, infatti, ospite in via Del Santo del mecenate Gian Vincenzo Pinelli, un prestigioso botanico, nato a Napoli nel 1535, che si era trasferito in città per motivi di studio e che possedeva una delle più ricche biblioteche scientifiche di quegli anni.


L'edificio finito all'incanto si trova quasi davanti al negozio di antiquariato Cherubino e a pochi metri dalla basilica. È in stile gotico lombardo ed è caratterizzato da una leggiadra esafora, costruita proprio sopra il portone d'ingresso che è stata ovviamente mantenuta con le finestre costruite all'interno. L'immobile è interessato da importanti lavori di ristrutturazione. L'obiettivo finale è quello di ricavare due piani di garages sotterranei per 19 posti e poi a piano terra una superficie commerciale per 330 metri quadrati e infine su altri 3 piani 12 appartamenti con metrature da 60 metri quadrati fino a 250 metri quadrati.


L'IPPODROMO

Tra meno di un mese (il 1° aprile) a finire all'asta sarà, nuovamente l'Ippodromo delle Padovanelle. L'immobile viene messo all'incanto allo stesso prezzo di un anno fa: 3.560.0000 euro. Nello specifico, il lotto dell'Ippodromo di Ponte di Brenta è composto dalla pista, dalla tribuna, dagli uffici, dalle scuderie e da altri locali annessi a servizio dell'impianto. Il tutto si sviluppa su una superficie di 12.397 metri quadrati e insiste su un'area esclusiva di 141.939. Lo scorso 15 novembre, invece, per 800.000 euro è stato venduto, sempre all'asta, l'hotel ristorante Padovanelle. Tanto l'ippodromo, quanto la struttura ricettiva, sono parte integrante del fallimento legato alla Fondazione Breda.


La Fondazione è stata istituita per Regio Decreto nel febbraio del 1905 e poteva contare su un sostanzioso lascito dell'imprenditore Vincenzo Stefano Breda morto nel 1903. Scopo dell'ente era quello di istituire un asilo per i bambini e una casa di riposo per gli anziani. Nel 2008, però, un'inchiesta della Procura di Padova accende i riflettori su una dissipazione del patrimonio che ha portato a 25 milioni di euro di debiti. A far parte del fallimento della Pia fondazione è anche villa Breda, un bene che il Comune sarebbe intenzionato ad acquisire. A quanto pare, infatti, quando l'immobile tornerà all'asta la giunta Giordani avrebbe tutta l'intenzione di fare la sua offerta.

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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