PADOVA - Tre paesi, un’anomalia: si va al voto con un solo candidato sindaco. Ecco come reagiscono gli abitanti di Correzzola, Barbona e Arre.
«Andrò a votare, perché il commissariamento è da evitare a tutti i costi». È il pensiero dominante a Correzzola, tra la gente, per le strade, nei bar e nei negozi. Se ne parla, di quell'unica lista in corsa, guidata dall'attuale vicesindaco, nonché ex primo cittadino per due mandati, Mauro Fecchio. E la maggioranza dei cittadini interpellati dimostra di avere le idee chiare. «Non lamentiamoci che le cose non cambiano, se poi siamo i primi a non interessarci di quanto succede nell'ente pubblico più vicino a noi» dice il gestore di un bar, e la sua appare una posizione condivisa, soprattutto tra i giovani.
Stupore, serenità e preoccupazione sono i sentimenti che si percepiscono passeggiando per le strade di Arre, comune del conselvano con 1847 cittadini chiamati al voto il prossimo 25 maggio, che dovranno esprimersi su un unica lista, "Accordo per Arre", candidato sindaco Alberto Sturaro, attuale vicesindaco nella giunta guidata da Franco Casotto. I primi ad essere allarmati sono i candidati consiglieri, che hanno recapitato casa per casa un volantino allegato al programma, per spiegare quali sbarramenti devono essere superati in questo caso e quali conseguenze (la gestione commissariale) potrebbero derivare dall'insufficiente percentuale di votanti.
Sono circa 600 gli elettori di Barbona chiamati alle urne. E dal momento che c'è un solo candidato, il primo cittadino uscente Francesco Peotta, l'affluenza diventa di fondamentale importanza. Proprio per evitare l'astensionismo, la campagna elettorale entrerà nel vivo in queste ultime settimane prima del voto, con il giro dei candidati consiglieri casa per casa, a distribuire volantini e a spiegare l'importanza della partecipazione di tutti gli elettori.
Ultimo aggiornamento: 15:12
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Andrò a votare, perché il commissariamento è da evitare a tutti i costi». È il pensiero dominante a Correzzola, tra la gente, per le strade, nei bar e nei negozi. Se ne parla, di quell'unica lista in corsa, guidata dall'attuale vicesindaco, nonché ex primo cittadino per due mandati, Mauro Fecchio. E la maggioranza dei cittadini interpellati dimostra di avere le idee chiare. «Non lamentiamoci che le cose non cambiano, se poi siamo i primi a non interessarci di quanto succede nell'ente pubblico più vicino a noi» dice il gestore di un bar, e la sua appare una posizione condivisa, soprattutto tra i giovani.
Stupore, serenità e preoccupazione sono i sentimenti che si percepiscono passeggiando per le strade di Arre, comune del conselvano con 1847 cittadini chiamati al voto il prossimo 25 maggio, che dovranno esprimersi su un unica lista, "Accordo per Arre", candidato sindaco Alberto Sturaro, attuale vicesindaco nella giunta guidata da Franco Casotto. I primi ad essere allarmati sono i candidati consiglieri, che hanno recapitato casa per casa un volantino allegato al programma, per spiegare quali sbarramenti devono essere superati in questo caso e quali conseguenze (la gestione commissariale) potrebbero derivare dall'insufficiente percentuale di votanti.
Sono circa 600 gli elettori di Barbona chiamati alle urne. E dal momento che c'è un solo candidato, il primo cittadino uscente Francesco Peotta, l'affluenza diventa di fondamentale importanza. Proprio per evitare l'astensionismo, la campagna elettorale entrerà nel vivo in queste ultime settimane prima del voto, con il giro dei candidati consiglieri casa per casa, a distribuire volantini e a spiegare l'importanza della partecipazione di tutti gli elettori.
