Amministratore infedele, intasca 54mila euro di affitti: è recidivo

Mercoledì 6 Novembre 2019 di Marco Aldighieri
Amministratore infedele, intasca 54mila euro di affitti: è recidivo
In tre anni, in qualità di amministratore di condominio, si era intascato 54 mila euro di affitti. Claudio Buson, 57 anni originario di Monselice e difeso dall'avvocato Paola Porzio, ieri davanti al giudice monocratico, è stato condannato a un anno, senza la sospensione della pena, per il reato di appropriazione indebita aggravata. Inoltre dovrà risarcire una nota famiglia genovese con natali padovani, affiancata dal legale Massimo Malipiero, di 58 mila euro.
I FATTI
Il professionista, residente in città, prima come socio dello studio Franco Gallinari e poi come amministratore di Immobiliare Torresino Sas di Noventa dichiarata fallita dal Tribunale di Padova il 19 marzo di quest'anno (entrambi del tutto estranei ai fatti), ha ricevuto l'incarico di gestire due immobili: un appartamento in via Berchet e un negozio in via Scrovegni di proprietà appunto della famiglia ligure. Buson si era impossessato dei canoni di locazione degli anni 2014, 2015 e 2016 per un totale di 54 mila euro.
IL PASSATO
Il 57enne in passato è stato più volte chiacchierato. In un condominio di via Buonarroti 95 all'Arcella, composto da trentacinque appartamenti, Buson avrebbe lasciato un buco di oltre 30 mila euro. Era il novembre del 2016 quando il professionista, secondo la testimonianza di diversi inquilini della palazzina, sarebbe sparito con il denaro destinato alle spese condominiali. Uno dei proprietari di un'abitazione, insieme alla sua compagna, lo ha poi denunciato ai carabinieri. Ma le sue gesta non sarebbero finite qui. Sul 57enne amministratore di condominio penderebbero altre denunce, almeno altri tre ammanchi in tre palazzine del centro storico: via Umberto I, corso Vittorio Emanuele e corso Milano. Per alcuni suoi accusatori avrebbe distratto anche il fondo condominiale di un edificio di via Dante. Il buco più grande lo avrebbe procurato nello stabile di corso Milano, dove si sarebbe intascato 72 mila euro di soldi, anche in questo caso, destinati alle spese di condominio. E gli inquilini per non rimanere senza acqua, luce e gas hanno dovuto costituire un fondo comune. Diversi problemi hanno dovuto affrontare anche i residenti dei sette appartamenti della palazzina di via Umberto I. In totale, ancora secondo i suoi accusatori tutti inquilini di vari edifici del centro storico, Buson sarebbe sparito con una somma di 300 mila euro: una vera fortuna.
LE DENUNCE
In molti dei presunti raggirati dal 57enne si sono rivolti anche all'Anaci di Padova (associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari), che ha fatto sapere che Buson non sarebbe mai stato iscritto come amministratore di condominio. Claudio Buson, nel 2017, si era difeso sottolineando che in alcuni palazzi da lui amministrati c'erano state delle irregolarità di carattere economico, ma non nei termini dichiarati dai suoi accusatori.
Marco Aldighieri
Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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