Unesco: "Misurina e Tre Cime: superata la capacità di carico turistico"

Martedì 17 Novembre 2020 di Giuditta Bolzonello
Misurina tra i siti più blasonati presi in considerazione dalla studio Unesco-Ca' Foscari
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AURONZO DI CADORE - Montagne sempre più frequentate ma non sempre rispettate. Tanta la gente sui sentieri alpini, è un dato di fatto confermato dal grande traffico e dalle testimonianze degli abitanti delle terre alte, ad avvalorare la tendenza, che si è accentuata nell’estate del Covid, lo Studio della Fondazione Dolomiti Unesco e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia che, pur ha analizzato i dati 2018, offre suggerimenti per una migliore gestione. Il verdetto non lascia dubbio alcuno: nei siti più blasonati si è superata la capacità di carico. Nelle Dolomiti bellunesi patrimonio dell’umanità lo studio si è concentrato sulle Tre Cime di Lavaredo che fanno registrare numeri impensabili; 13.467 le presenze del giorno di Ferragosto. L’analisi, presentata ieri, non lascia spazio ad interpretazioni, del resto anche in questo autunno avanzato, con la strada ancora percorribile, in tanti hanno raggiunto il rifugio Auronzo per godere dello spettacolo delle vette simbolo delle Dolomiti. Ma sovraffollamento generalizzato, code e chiasso impattano sull’ambiente e sulla qualità della visita e della vita delle comunità locali. Il limite della capacità di carico su queste zone, prese in esame quali aree pilota, oltre alle Lavaredo il lago di Braies, è il tema centrale su cui si impernia lo studio innovativo della Fondazione Dolomiti Unesco e del Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Studio presentato a Bolzano dal professor Jan Van der Borg, responsabile del team di ricerca internazionale insieme al presidente della Fondazione Unesco Mario Tonina, all’assessore della Provincia di Bolzano Maria Hochgruber Kuenzer, presente Marcella Morandini, direttore della Fondazione. Uno studio molto innovativo. Avvalendosi dei dati riferiti alle aree pilota del 2018 e i big data, dati delle celle telefoniche raccolti in forma anonima e aggregata insieme ai dati dei social network, provenienti da Vodafone Analytics, TripAdvisor, ISTAT e Banca d’Italia, nonché di interviste, gli esperti hanno valutato gli impatti dei flussi annuali di visitatori nelle due aree e la rispettiva capacità di carico, ambientale, sociale ed economica, e suggerito misure d’intervento. Per quanto riguarda le Tre Cime di Lavaredo, ma Misurina non discosta di molto, i dati raccolti nel 2018 evidenziano il picco superiori alle 13.400 persone a Ferragosto con una media giornaliera di 5.433 in agosto. Analizzata la situazione ecco i consigli: “Per l’area delle Lavaredo se il sito viene considerato come parco naturale il limite consigliato per il carico naturale è di 2.700–3.000 persone al giorno e di 7.000–7.500 persone al giorno se considerato come area escursionistica e in riferimento al carico sociale, la qualità della visita da parte di turisti ed escursionisti rimane a livello medio se si pone un limite di 4.000 persone al giorno”. Dallo studio emergono alcune chiare indicazioni gestionali, e le azioni immediate concernono la regolamentazione dell’accesso. “Viene caldamente consigliato di agire per ridurre drasticamente il traffico e, quindi l’accesso di automobili a Misurina, e favorire il raggiungimento dell’area con mezzi pubblici. Inoltre, il suggerimento formulato è quello di personalizzare l’esperienza di visita e la modalità di accesso per diverse tipologie di turisti. In particolare, sarebbe opportuno incentivare gli accessi a piedi o in bici, e penalizzare l’utilizzo dei mezzi a motore privati. Sarebbe, inoltre, opportuno creare momenti di fruizione diversi puntando alla destagionalizzazione e alla diversificazione spaziale. Come azioni di governance viene proposta l’istituzione di un osservatorio per il costante monitoraggio dei flussi di visitatori e dei vari livelli di sostenibilità, la promozione di una più efficace collaborazione a livello territoriale e la costituzione di una cabina di regia per una migliore governance interregionale e l’attuazione di una visione strategica condivisa”.

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 21:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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