CORTINA D’AMPEZZO - Domani, 13 febbario, Tina e Milo saranno a Cortina. Le due mascotte dei Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026 cominciano il loro viaggio nei territori che, fra due anni, accoglieranno il grande evento sportivo, sedi di gara delle diverse discipline.
IL PROGRAMMA
Tina e Milo sono apparsi la prima volta la settimana scorsa, sul palco del teatro Ariston, al Festival di Sanremo, accompagnati da Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico italiano e di Fondazione Milano Cortina, che organizza i Giochi. Sono stati a Roma, a palazzo Chigi, da Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri. A Cortina arriveranno nel giorno di Martedì grasso, l’ultimo di Carnevale, per partecipare a feste di piazza, fra la gente, e a momenti ufficiali. In mattinata saranno sulla neve, per fotografie e filmati, sulle piste che accoglieranno diverse gare, fra due anni; potranno anche raggiungere lo stadio Olimpico, monumento dei primi Giochi italiani di Cortina 1956. Alle 14.30 ci sarà la presentazione ufficiale, in municipio, davanti alle autorità; dalle 15 saranno in piazza, fra le maschere, nel giorno in cui la comunità ampezzana festeggia il suo Carnevale, con gare di sci di fondo fra i sei Sestieri e la satira, le parodie del teatro in ladino ampezzano, sotto il campanile.
I PROTAGONISTI
Tina e Milo sono due allegri ermellini, una nella livrea banca invernale, l’altro con il manto marrone estivo. La loro creazione parte da lontano: un anno fa, anche allora al Festival di Sanremo, quando furono coinvolti ragazze e ragazzi di tutta Italia, che hanno proposto oltre 1.600 idee creative, poi sviluppate da professionisti del design. Giovedì scorso, sul palco dell’Ariston, è salito anche Federico Barra, dell’istituto comprensivo di Taverna, in Calabria, uno degli studenti che hanno ideato queste mascotte. I loro nomi sono diminutivi delle due città dei Giochi, Cortina e Milano: sono nomi italiani, brevi, facili da memorizzare e da pronunciare, anche in altre nazioni. Assieme devono promuovere lo spirito e la visione dei Giochi, creare un rapporto emotivo e affettivo con il pubblico, accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo, accrescere il coinvolgimento, contribuire a creare l’amore per i Giochi. Accade così dal 1968, dalle X Olimpiadi invernali di Grenoble, quando apparve la prima mascotte informale. Oggi non si può pensare all’evento senza queste figure. Questi due vivacissimi ermellini sono simili ma non identici. Tina è creativa, concreta e curiosa. Vive in città e nel tempo libero ama assistere a spettacoli e concerti, che le hanno fatto conoscere il potere della bellezza e la sua forza trasformatrice. La frase che più la rappresenta è: «Sogna forte!» Milo è resiliente e sognatore, ha un debole per gli scherzetti, ama giocare sulla neve e nel tempo libero realizza strumenti musicali di pura fantasia. Nulla può fermare Milo: pur essendo nato senza una zampa, ha imparato a camminare con la propria coda. La frase che più rappresenta la mascotte delle Paralimpiadi è "Gli ostacoli sono trampolini". Durante il loro primo tour, incontreranno scolaresche, visiteranno mostre, assisteranno a gare sportive e faranno festose apparizioni in diverse piazze e sedi di gara, fra i loro fan. Saranno accompagnati da I Flo, sei fiorellini bucaneve, abbozzati dagli alunni dell’istituto comprensivo Sabin di Segrate, poi sviluppati da professionisti di grafica e design.