Giro e tappone dolomitico, emergono i "buchi" delle reti di telefonia mobile

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Marco Dibona
L'arrivo del tappone dolomitico a Cortina
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CORTINA D’AMPEZZO - Passato il Giro d’Italia, in poche ore è scomparso ogni segno della carovana che, per due giorni, ha invaso Cortina. Resta invece la consapevolezza dell’importanza dell’evento, per la promozione del territorio, non soltanto in Ampezzo, ma in tutto il territorio del Bellunese e delle Dolomiti. Restano anche le critiche, le recriminazioni sullo svolgimento della frazione, di quello che doveva essere il “tappone dolomitico” di 212 chilometri, con 5.700 metri di salita, per poi ridursi a un percorso monco, con il solo Giau, cancellati Fedaia e Pordoi. 

SERVE UNA SOLUZIONE
Il maltempo ha indotto gli organizzatori a non correre rischi, ma le nuvole hanno pure impedito agli elicotteri della produzione televisiva di alzarsi in volo, per cui non si è visto nulla della parte più emozionante ed avvincente della tappa. Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, interviene con una proposta: «Chiediamo alle compagnie di telefonia mobile la possibilità di potenziare il segnale sui passi delle Dolomiti».
Padrin condivide dunque l’intervento di Marco Bassone, presidente nazionale dell’Unione dei comuni italiani, nell’immediato dopogara. «Chiederemo un possibile piano di potenziamento del segnale sui passi – precisa Padrin – proprio per ovviare a situazioni simili, ma soprattutto per aumentare la sicurezza per chi percorre le nostre montagne, in vista degli eventi olimpici. Il nostro territorio ha subito un danno, privato delle immagini degli ultimi chilometri della corsa, per l’impossibilità dei collegamenti televisivi. E’ indispensabile trovare una soluzione, prima di tutto per questioni di sicurezza sui passi. Il potenziamento delle reti di telefonia mobile, che forse avrebbero reso possibile rilanciare almeno alcune immagini, è fondamentale per garantire una mobilità sicura, a tutela di chi percorre le strade della montagne. Ci attiveremo per un confronto con le principali compagnie di telefonia mobile, per capire i possibili sviluppi». 
PORTATILI FUORI USO
In assenza dei ponti radio, installati su elicotteri e aerei, le immagini televisive possono essere trasmesse anche con gli “zainetti”, apparecchiature portatili, che si collegano alla rete telefonica, ma questa deve essere in grado di sostenere un traffico notevole. Il presidente Padrin ringrazia per l’attenzione verso il Bellunese, da parte degli organizzatori di Rcs, ma intanto guarda già avanti, alle prossime edizioni: «La cancellazione dei passi Fedaia e Pordoi ha ridotto la tappa e in parte lo spettacolo, ma la sicurezza e l’incolumità degli atleti viene prima di tutto. Ringraziamo gli appassionati e i tanti volontari che avevano allestito lungo il percorso striscioni e addobbi, penso in particolare ad Arabba e Rocca Pietore. Confidiamo che nelle prossime edizioni della Corsa Rosa i nostri passi e le nostre località tornino protagoniste, sin dal 2022, perché quando il Giro passa per le Dolomiti è sempre uno spettacolo». 
 

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