Scuola del legno "diploma" la prima donna falegname: «Farò la restauratrice»

Giovedì 8 Luglio 2021 di Egidio Pasuch
Martina Dal Magro diplomata operatore del legno

BORGO VALBELLUNA - Il suo sogno è diventare restauratrice. Tre anni fa, questa sua passione l’ha portata ad iscriversi alla scuola del legno, al Centro consorzi di Sedico. Nei giorni scorsi, proprio a Gresal di Sedico, ha conseguito la qualifica di operatore del legno. È stata la prima ragazza, negli ultimi trent’anni, a ottenere questo diploma triennale.

Ma è in buona compagnia, perché nei prossimi anni saranno almeno altre due le giovani studentesse della scuola del legno che seguiranno le sue orme.

Martina Dal Magro, trichianese di Sant’Antonio Tortal, in queste settimane è impegnata come volontaria alla villa Gregoriana di San Marco, in comune di Auronzo di Cadore. Ma a fine estate tornerà a sedere dietro ai banchi della scuola del legno, per frequentare il quarto anno di studi che le consentirà di ottenere il diploma professionale di tecnico del legno. 
Martina è una dei ventitré operatori del legno appena sfornati dalla scuola sedicense. Ed è una dei 16 che hanno scelto di proseguire gli studi con il quarto anno (che ha appena visto diplomarsi diciannove nuovi tecnici del legno). 
Una ragazza tra tanti ragazzi: come hai vissuto questi tre anni alla scuola del legno? 
«Il primo anno ero da sola: ero l’unica ragazza. Il secondo ed il terzo, invece, se ne sono aggiunte altre due. Mi sono sempre trovata bene. All’inizio, sinceramente avevo un po’ di paura perché ero l’unica ragazza e temevo di essere giudicata. Alla fine, però, problemi non ce ne sono stati: mi sono trovata molto bene. Anche perché i ragazzi non sono come le femmine che... rompono le scatole. Io sono una ragazza molto timida. Tuttavia, in questi anni mi sono aperta, sia con i professori che con i compagni». 
Temevi, magari, qualche pregiudizio? 
«All’inizio temevo i pregiudizi perché, essendo l’unica femmina, si poteva pensare che prendessi un voto alto solo per il fatto di essere una ragazza. Invece, alla fine, neanche questo problema si è presentato e mi sono trovata molto bene».
Il legno: tradizione di famiglia o passione personale? 
«Nella mia famiglia non c’è nessuno che lavora nel settore del legno. Ma il mio sogno più grande è quello di diventare restauratrice. Proprio per questo, dopo l’estate frequenterò il quarto anno sempre alla scuola del legno poiché, per potermi iscrivere al corso di restauro, dovrò avere prima ottenuto anche questa ulteriore qualifica». 
Come è nata questa vocazione per il restauro? 
«Da piccola ho visto un documentario di alcune persone che stavano restaurando una chiesa. Vedere queste immagini mi ha appassionato e da lì ho capito che era esattamente quello che avrei voluto fare da grande». 
 

Ultimo aggiornamento: 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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