Addio a Marco Cadorin manager internazionale dell'occhialeria

Lunedì 8 Gennaio 2024 di Claudio Fontanive
Marco Cadorin

TAIBON - Ha lottato per tredici lunghi anni come sapeva fare lui: con determinazione e fiducia, sempre con lo sguardo tenace verso nuovi obiettivi, e con il cuore verso la sua famiglia e ai suoi cari.

Marco Cadorin era così: usciva da lunghi e dolorosi cicli di cura e stringeva i denti come forse solo lui sapeva fare, andando spesso a sciare, in bicicletta o a giocare a golf, condividendo quotidianamente gioie e dolori con l’amata compagna Lisi. Ha vissuto a pieno la vita fino a una settimana fa, quando improvvisamente le sue condizioni di salute si sono ulteriormente aggravate, e oggi lascia un vuoto incolmabile nella comunità agordina e bellunese, ma al contempo il suo vivere rappresenta un esempio per i tanti amici e per quanti hanno condiviso con lui l’attività professionale o la vita privata. 


IL PERSONAGGIO
Classe 1957, originario di Taibon Agordino, dove la famiglia gestiva un’attività di macelleria, Marco dopo la scuola dell’obbligo in Agordino e la laurea conseguita in scienze forestali, ha intrapreso una lunga e prestigiosa carriera nel mondo dell’occhialeria, dapprima con una breve esperienza alla De Rigo, per poi passare al gruppo Luxottica, dove le sue doti manageriali sono emerse subito con forza, tanto che nel colosso dell’occhialeria ha ricoperto il ruolo di responsabile estero per ben 25 anni. Dopo l’addio a tale ruolo, decise di intraprendere altre iniziative imprenditoriali di successo nel mondo dell’occhialeria bellunese e italiano in genere. E se la professione lo ha portato a vivere all’estero per lungo tempo della sua vita, come a Dubai, il suo cuore è sempre stato qui, nelle Dolomiti, con la gioia dei figli Nicolò, Giovanni e Alvise. Le montagne di casa Marco le conosceva bene e le sapeva vivere e rispettare; la sua passione per gli sport di montagna era esuberante e contagiosa. Era maestro di sci e amante degli sport adrenalinici, ma praticante ed esperto anche di sci alpinismo e mountain bike. Il suo entusiasmo era ammirevole e la sua curiosità verso nuovi traguardi inesauribile. Amava scoprire il mondo, la natura, fare viaggi, incontrare e scoprire nuova gente e stringere nuove amicizie e nuove conoscenze. Già, perchè anche dopo la diagnosi della grave malattia, circa 13 anni fa, Marco non si mai è dato per vinto, e se le terapie lo sfinivano, lui lottava con la gioia della vita e lo sguardo verso il futuro, sostenuto dall’amore per la compagna Lisi, con la quale ha vissuto per lungo tempo a Belluno, e che le è stata vicino fino alla fine dei suoi giorni, terminati ieri all’ospedale di Agordo. Le esequie si terranno martedì 9 gennaio alle ore 14.30 nella Chiesa di Taibon Agordino.
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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