FALCADE - Govedì prossimo 10 novembre alle 18,30 in piazza della Repubblica a Nereto in provincia di Teramo sarà inaugurata la grande scultura bronzea dedicata a san Martino di Tours, commissionata dall’Amministrazione della cittadina abruzzese all’artista Franco Murer. Un’opera alla quale l’artista falcadino lavorava già da qualche anno subendo vari rallentamenti causa anche i due anni di pandemia, ma poi alla fine il via libera da parte del Comune di Nereto, e a breve questa imponente scultura del santo patrono di Nereto e anche di Belluno andrà ad impreziosire la bella piazza della cittadina del centro italia.
TRE SCULTURE
Sono tre, con quella di San Martino di Toures, le sculture bronzee di Franco Murer che oggi si possono ammirare a Nereto.
IL SINDACO
Un rapporto questo tra Franco Murer e Nereto che viene evidenziato anche dal sindaco Daniele Laurenzi che scrive: «La realizzazione della scultura in bronzo di San Martino, ad opera dell’artista falcadino Franco Murer, rappresenta per noi Neretesi non solo la rappresentazione plastica del Santo Patrono cui tutti siamo devoti, ma anche il compimento di un antico percorso nato dalle brillanti iniziative culturali promosse dall’Associazione Culturale Ferdinando Ranalli. Questo evento viene anche e soprattutto a configurarsi come l’inizio di un percorso culturale ricco di progetti, gemellaggi, scambi artistici ed enogastronomici volto a valorizzare la nostra comunità, proiettandola sul panorama nazionale e internazionale, grazie alla figura di questo Santo, venerato dalla chiesa cattolica ma anche da quelle ortodossa e copta.
IL CATALOGO
Nel catalogo che sarà presentato nel corso dell’inaugurazione della grande scultura spicca il testo critico di Federica Zalabra che ricorda anche come la città di Belluno abbia per santo Patrono Martino di Toures. «Il San Martino di Franco Murer. Scive Zalabra- destinato a Nereto, è un’opera di grande respiro, opera del maestro sul tema. Il legame con la figura di Martino appare forte in Murer. Non è un caso visto che il santo è il patrono e il nume tutelare della città Belluno, poco distante dalla Falcade».