Stefania e il sogno da bambina, a 14 anni scrisse a scuola: «Voglio diventare una atleta olimpica»

Martedì 8 Febbraio 2022 di Marco Dibona
Stefania Constantini

CORTINA D'AMPEZZO - Obiettivo sportivo: atleta olimpico. Lo scrisse Stefania Constantini nell'estate 2013, quando un suo allenatore le chiese di indicare quali fossero le sue aspettative, dal momento che si era avvicinata a questo sport.

Accanto al suo nome, alla scuola superiore che aveva appena iniziato a frequentare (per concludere con il diploma ornato da un immancabile 100/100), Stefania scrisse allora quali erano i suoi sport preferiti e come intendesse proseguire nella pratica di quelle discipline.

IN MISSIONE
Sono trascorsi 9 anni, ma Michele Gusella ha conservato il foglio di quaderno, con la scrittura di una ragazzina, che già si metteva in evidenza: «Già allora Stefania faceva vedere di che pasta fosse fatta: era volitiva, determinata, non mollava mai ricorda Gusella quando chiesi ai bambini di scrivere qualche parola su di loro, soprattutto sugli obiettivi da perseguire, lei lo disse chiaramente. Pensavo fosse opportuno che avessero coscienza di avere qualcosa a cui puntare. Lei lo sapeva bene e da allora ha lavorato per riuscire a partecipare alle Olimpiadi: ci è riuscita e ha fatto molto di più».

L'ISTRUTTORE

Gusella vive nel curling da oltre 20 anni, prima da giocatore, poi anche come preparatore atletico e allenatore; ama seguire soprattutto i più piccoli e, in questa veste, ha avvicinato al ghiaccio centinaia di scolari e studenti, delle scuole di Cortina e del Cadore. Fra tutti questi, ogni tanto c'è qualcuno che si appassiona e continua a giocare. E ancora fra questi c'è chi eccelle e brilla nel cielo della Cina: «Quando ricevetti quel foglietto scritto da Stefania era l'estate del 2013, mi occupavo della preparazione atletica dei ragazzini che stavamo formando. Era la prima volta che a Cortina si sperimentava questa formula, con i piccoli giocatori di curling, e usammo la pista di atletica del centro sportivo Antonella De Rigo a Fiames. Furono Fabio Alverà, atleta alle Olimpiadi di Torino 2006, giocatore e poi allenatore, e Alessandro Zisa, anima di questo sport a Cortina, a incaricare me e Chiara Olivieri di contribuire alla formazione atletica dei giovanissimi giocatori di curling».

STILE DA MASCHIO
In quanto a Stefania, alla sua costante crescita atletica e umana, Gusella commenta: «Abbiamo visto che Stefania sta cambiando il suo gioco, di partita in partita, in queste Olimpiadi. Per riassumere, posso dire che ora sta giocando più da maschio: boccia di più, attua un gioco più forte di quando è nel ruolo di skip, di capitana della sua squadra di club o della nazionale femminile. Amos Mosaner le sta dando preziose indicazioni, la induce a osare tiri che lei un tempo non avrebbe fatto, la porta a fare giocate di elevata difficoltà. Lei poi è straordinaria, perché mette in pratica queste idee in maniera eccellente, come sa fare lei. È un'esperienza che le servirà quando giocherà di nuovo con le sue squadre, nelle competizioni femminili, dal campionato italiano ai palcoscenici internazionali».

Ultimo aggiornamento: 10:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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