COMELICO SUPERIORE - Basta prelevare acqua per realizzare centraline sul torrente Digon. Lo ha deliberato la Provincia di Belluno, settore acque, ambiente cultura, rigettando l’istanza volta ad ottenere la concessione di derivazione d’acqua pubblica ad uso idroelettrico dal torrente Digon in territorio del Comune di San Nicolò Comelico e Comelico Superiore, presentata nel 2010 dalla società Dolomiti Derivazioni. Un vicenda che potrebbe concludersi così, dopo anni di battaglie da parte dei cittadini del Comelico che non vogliono che siano società di profitto ad utilizzare la risorsa idrica del loro territorio. Per la Dolomiti Derivazioni, che ha realizzato diverse centraline idroelettriche sui torrenti della montagna bellunese e non solo, c’è la possibilità di un ricorso contro la decisione della Provincia entro 60 giorni al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche.
Ma le motivazioni portate dai tecnici della commissione provinciale lasciano abbastanza fiduciosi sia i sindaci di San Nicolò e Comelico Superiore che i tanti cittadini che negli anni scorsi hanno protestato, anche con manifestazioni nelle località dove la captazione dell’acqua per la relaizzazione della centralina avrebbe dovuto partire, contro la Dolomiti Derivazioni, che non ci sia una società privata ad utilizzare le acque del territorio dei due Comuni.
Sul torrente Digon, che convoglia altri torrentelli che scendono dai ripidi pendii della vallata che sale verso la Spina e il Quaternà, si concentrano le richieste di realizzare delle centraline idroelettriche, data la notevole portata di acqua per quasi tutti i mesi dell’anno. Finora l’unica centralina funzionante da una decina d’anni è quella del Comune di San Nicolò, realizzata dal sindaco Giancarlo Ianese. La partenza della tubatura che capta l’acqua è in località Sega Digon e l’arrivo con la centralina è in località Gera.
La produzione di energia elettrica, che viene inserita nel circuito dell’Enel, ha fruttato al Comune di San Nicolò negli anni passati, anche grazie ai certificati verdi, fino ad un milione di euro all’anno, ora ridotti, ma pur sempre un notevole vantaggio nel bilancio di un Comune di poco più di 400 abitanti. La richiesta di altre due centraline sul tratto più alto del Digon, aveva visto interessati i Comuni sia di Comelico Superiore che lo stesso San Nicolò, ma dopo la decisione contro la domanda di Dolomiti Derivazioni è probabile che i due progetti non ottengano la sperata concessione dal parte della Regione Veneto e della Provincia di Belluno.
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