Non basta la pioggia di luglio con il record nel Bellunese: le risorse d’acqua sono in calo

Domenica 20 Agosto 2023 di S.T.
Pioggia a luglio, ma le risorse d'acqua si abbassano

BELLUNO - Nel corso dei primi 15 giorni di agosto, sul Veneto, sono caduti mediamente 43 millimetri di precipitazione. Il valore medio (1994-2022) dell’intero mese di agosto è stimato in 102 mm. Sono questi i dati del “Bollettino risorsa idrica” di Arpav diffusi a metà mese. Uno studio che tiene sotto controllo serbatoi e riserve di acqua, visto il pericolo siccità che è sempre dietro l’angolo. Ma in questa estate non si parla di emergenza visto che si arriva anche da un luglio un po’ più piovoso del solito: il 31 del mese il giorno più bagnato, come è emerso dal report mensile redatto dall’Arpav, lo studio che rielabora i dati idrologici raccolti nel corso del mese. In lieve calo, invece, i volumi dei maggiori serbatoi.

PRECIPITAZIONI

Nei primi 15 giorni di agosto le massime precipitazioni del periodo registrate in Veneto sono state rilevate dalle stazioni di Malga Campobon (San Pietro di Cadore) oltre a quella del Cansiglio (Tambre). Nel mese di luglio invece se il dato medio, valutato su base regionale, recitava 89 millimetri di pioggia nel periodo 1994 – 2022, quest’anno è salito a 151 millimetri. E anche in quel periodo l’alta montagna bellunese ha raggiunto valori più che doppi: il massimo di precipitazione, i 347 millimetri registrati nella stazione di Malga Campobon, a San Pietro di Cadore; a seguire, Cimacanale, a Santo Stefano di Cadore (334 mm), e Misurina (329 mm). I giorni che hanno registrato gli eventi più significativi, quelli di fine mese: il 21 luglio, quando sono stati registrati 53 millimetri di pioggia alla stazione sul Monte Avena; il 24 luglio, valore massimo di 43 millimetri, a Gares, in valle del Mis; il 30, a Soffranco di Longarone: valore massimo di 48 millimetri.

PORTATE

Sulle sezioni montane del Piave a regime naturale, le portate mostrano una graduale diminuzione rispetto alle portate molto elevate di fine luglio, con un incremento, a seguito di un evento localizzato, il giorno 15 agosto. La portata media della prima metà di agosto risulta compresa tra l’essere in media (Boite a Cancia) e un +58% (Padola a Santo Stefano) rispetto al valore medio storico calcolato nell’intero mese con una portata unitaria compresa tra 29 (Fiorentina) e 42 (Padola). La portata al giorno 15 agosto risulta invece poco inferiore alla mediana per le due sezioni del Boite. Sul bacino prealpino del torrente Sonna a Feltre i deflussi, in fase di verifica, risultano in graduale diminuzione nei primi 15 giorni di agosto. Ma per i fiumi è stato provvidenziale luglio. Nelle sezioni montane del Piave a regime naturale, ha fatto registrare portate in aumento. «Per il giorno 31 luglio -recita lo studio- portate decisamente superiori alle medie storiche allo stesso giorno, con scarti compresi tra +28 percento (Boite, a Cancia) e +116 percento (Padola, a Santo Stefano). Quanto alla portata media, si tratta di scarti, rispetto alla media storica mensile, compresi tra +1 percento sul Boite, a Cancia, e +57 percento per il Piave, a Ponte della Lasta».

SERBATOI

Nei principali serbatoi del Piave i volumi nel mese di luglio sono complessivamente variabili ma in lieve decremento nell’ultima decade; il volume totale al giorno 31 luglio era di 143.8 milioni di metri cubi (-7.7 dalla fine di giugno), pari all’86 percento di riempimento, valore poco sopra la media del periodo. E nel bollettino dei primi 15 giorni di agosto ( disponibili i dati solo fino al 9 agosto) nei principali serbatoi del Piave i volumi risultano variabili ma nel complesso in lievissimo calo. 

Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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