Ambulanti morosi per la Cosap: il Comune ora chiede tutti gli arretrati

Lunedì 9 Novembre 2020 di Alessia Trentin
Ambulanti morosi per la Cosap: il Comune ora chiede tutti gli arretrati
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Con la bancarella in piazza alla fiera, ma non pagano il canone per l’Occupazione di Spazi Pubblici (Cosap): per 45 commercianti ambulanti sono in arrivo gli avvisi di sollecito.

Si parla, complessivamente, di poco più di 6mila euro relativi a vari mercatini effettuati principalmente sul Colle nel 2019. Certo i tempi non sono dei migliori per gli ambulanti, ma nemmeno per il Comune. Anche qui le casse risentono dell’emergenza Covid.


LA VERIFICA
Sono arrivati in provincia anche da fuori regione, hanno aperto i loro banchi. Se ne sono andati e non hanno pagato la tassa. È emerso dalla verifica effettuata dal Comune: chi non paga è l’ambulante che arriva nel Bellunese saltuariamente. Le irregolarità sono state riscontrate infatti per alcuni posteggi del mercatino “Cose di Vecchie Case” della “Fiera della Madonna” e della Fiera del Nevegal del 2019. Infine ci sono anche mancati versamenti relativi agli spuntisti del mercato del sabato mattina in centro storico. Si tratta degli operatori che, non essendo titolare di concessione di posteggio, occupano occasionalmente, un posto che quel giorno non viene utilizzato dall’ambulante che lo ha in concessione o quelli non ancora assegnati. 
I SOLLECITI
L’ammanco dalle casse comunali evidenziato in seguito alla rendicontazione versamenti del canone occupazione aree pubbliche temporaneo per l’anno 2019 è di 6.021,48 euro, di cui 3.509,27 euro relativi a canoni e 2.512,21 euro di sanzioni, interessi e postali. In questi giorni sono in corso di emissione gli avvisi di accertamento esecutivi verso i debitori. Con una recente determina infatti il responsabile di area, Sergio Gallo, ha dato via libera alle notifiche postali e anche con Pec dei solleciti.
LA CRISI
Non sarà una bella sorpresa per i commercianti, vedersi recapitare una lettera di riscossione di questi tempi, con i mercati sospesi dalla pandemia e il commercio in difficoltà. Ma d’altra parte l’istruttoria – rendicontazione agli atti del Servizio Tributi Cosap ha confermato il diritto legittimo del Comune capoluogo alla pretesa dei canoni ed accessori dovuti e non versati. Si tratta dei costi delle piazzole delle bancarelle, occupate in occasione delle feste tradizionali in città dai commercianti ambulanti. Per le casse comunali, messe a dura prova dalle spese impreviste legate alla pandemia e dai gettiti abbattuti dalla crisi, sono somme non determinanti ma comunque importanti. Senza contare che sono circa mezzo milione di euro la somma dei crediti non introitati da parte di Palazzo Rosso, per lo più sanzioni della strada.

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