Pieve di Cadore. Non solo la psichiatra: aggredito un altro medico

A fine marzo il professionista era stato colpito in ambulatorio a Pieve di Soligo da una manata che gli aveva rotto gli occhiali

Martedì 19 Dicembre 2023 di Yvonne Toscani
Pieve di Cadore. Non solo la psichiatra: aggredito un altro medico

PIEVE DI CADORE - L'aggressione verbale ai danni della psichiatra Sara Duma, responsabile dell'Uosd, cioè dell'Unità operativa semplice dipartimentale, del centro di salute mentale di Pieve, da parte di un paziente del reparto, non è un caso isolato nell'ambito sociosanitario veneto in generale, bellunese in particolare. L'anno che si va a chiudere ha infatti registrato, alla fine di marzo, anche l'aggressione al medico di famiglia bellunese Emanuele Del Favero da parte di un paziente, recatosi nell'ambulatorio di Pieve di Soligo (Treviso), dove presta servizio il dottore, colpito da una manata in faccia, che ha piegato gli occhiali, da una presa per il maglione e investito da insulti, bestemmie e minacce.

L'assistito trentenne ha poi rotto una porta e spaccato un estintore.


LA MANCATA PRESCRIZIONE
L'aggressione, sia fisica che verbale, è stata generata dalla mancata prescrizione di un farmaco. Quando il dottor Emanuele Del Favero ha spiegato che non era possibile accontentare il paziente, proponendogli allo stesso tempo una soluzione alternativa, egli è andato su tutte le furie. Dopo essere riuscito ad accompagnarlo alla porta, il medico ha chiamato i carabinieri, arrivati quando il cittadino si era già allontanato dal centro medico. Sono ormai tanti i fatti e i casi di violenza patiti dalle figure professionali sanitarie, che si sentono "sfinite".


«IL RISCHIO ABUSO»
Dopo aver lavorato con dedizione e sacrificio nei difficili anni della pandemia, ora loro si trovano quotidianamente ad essere soffocati dalla burocrazia sempre più imperante e, parallelamente, ad affrontare situazioni di disagio causate dalle sempre più frequenti aggressioni verbali e fisiche, fortunatamente, di una piccolissima parte di pazienti. Spesso la reazione scaturisce dal diniego ad una richiesta.
«Quel farmaco ha spiegato il medico di famiglia bellunese dal costo di pochi euro, viene spesso utilizzato come farmaco d'abuso, anche se con ciò non voglio assolutamente significare che il paziente ne avrebbe fatto un uso improprio ma, avendo la responsabilità delle terapie che prescrivo, desidero conoscere specificamente le condizioni di salute di ogni paziente prima di procedere alla prescrizione». Sono aggressioni che lasciano segni profondi professionalmente ed umanamente, tanto da portare la dottoressa Sara Duma a valutare le dimissioni, annunciate nei giorni scorsi in una lettera trasmessa ai pazienti. L'azienda sociosanitaria dolomitica, in questo periodo, ha cercato di sollevare il medico da alcuni turni, valorizzandolo alla fine di settembre, con la nomina di responsabile dell'Uosd, dove, unico medico del reparto, la dottoressa, per esempio, gestisce, oberata di lavoro, i colloqui con i pazienti e valuta le emergenze nel locale pronto soccorso.


TEAM DA POTENZIARE
La speranza degli assistiti e dell'Ulss n.1 Dolomiti è che si trovi la quadra, evitando la cessazione volontaria dell'incarico, anche attraverso un potenziamento del team della dottoressa, per quanto riguarda sia la figura dello psicologo sia del personale infermieristico. Ampiamente condiviso nel territorio è il pensiero che, soprattutto in questo momento, in cui il disagio mentale è a livelli di guardia, non è accettabile né ammissibile perdere una risorsa così importante.


UN MESTIERE PERICOLOSO
L'aggressione alla psichiatra è solo uno dei più recenti casi di una lunghissima sequenza di episodi ai danni di medici e infermieri italiani, che vanno dalle minacce a lesioni più o meno gravi. Tanto che per fermare l'escalation degli episodi, nel 2020, è stata approvata una legge che istituisce, fra l'altro, un Osservatorio dedicato al tema e il ministro della salute, Orazio Schillaci, non ha esitato a definire un "fenomeno preoccupante", davanti ai dati pubblicati da Inail, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione della violenza contro gli operatori del settore.

Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 10:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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