Manager italiano fermato a Mosca fugge ad Abu Dhabi. Il giallo della droga

Ingegnere, 61 anni, lavora per un’azienda romana dell’energia: «Ma in Russia in ferie». Oggi il rientro a casa

Martedì 27 Giugno 2023 di Valeria Di Corrado e Mauro Evangelisti
Processo a Mosca per manager italiano di 61 anni: Giovanni Di Massa lavora nella compagnia energetica Iss

Fermato dalla polizia russa, accusato di essere in possesso di una sostanza psicoattiva con effetti simili alla cocaina (il mefedrone), arrestato e poi rilasciato in libertà vigilata, è riuscito a lasciare Mosca e raggiungere Abu Dhabi, al sicuro.

Ha fatto tutto da solo, beffando i controlli russi. E oggi rientrerà in Italia.

BEFFA

Eccola, in sintesi la brutta e incredibile avventura vissuta da Giovanni Di Massa, 61 anni, originario di Sulmona, manager e ingegnere, una profonda esperienza nel settore dell’energia che l’ha portato a viaggiare in tutto il mondo, Russia compresa (nel suo profilo Facebook compaiono foto scattate a Mosca e messaggi scritti anche in cirillico). Ma che sia riuscito a raggiungere Abu Dhabi, dove abita normalmente perché vi è una sede della società per cui lavora, la Iss International di Roma, è confermato anche da una telefonata del giornalista di Qn.net, che ha chiamato Di Massa nella sua residenza di Abu Dhabi. «Scusate, preferisco non parlare in questo momento», si è limitato a rispondere.

 

Succede nella notte tra lunedì e martedì, in una Mosca ancora scossa. Sabato la colonna di blindati della compagnia di mercenari Wagner, che si era ribellata a Putin e che aveva già occupato la città di Rostov, stava puntando verso la Capitale e si è fermata ad appena duecento chilometri. Nonostante l’accordo con Prigozhin, Mosca è ancora sotto assedio, la piazza Rossa è chiusa, i posti di blocco in città sono frequenti e meticolosi. Viene fermata l’automobile di un manager italiano, un taxi. Gli agenti gli chiedono di scendere. Lo perquisiscono e scatta l’arresto. Quando si parla di Russia è sempre difficile distinguere tra verità e finzione. I media locali dicono: il manager italiano era in possesso di mefedrone, una sostanza psicoattiva dagli effetti assimilabili alla cocaina. Si tratterebbe di una bustina che conteneva - secondo la versione diffusa dal canale Telegram Baza (vicino alle forze di sicurezza russe) - 1,15 grammi di polvere bianca. Vero? Falso? Una trappola? La verità è sfuggente a Mosca e lo è ancora di più in questo periodo. I media russi parlano di “auto aziendale”, non di un taxi. Ma da Roma il presidente e amministratore delegato di Iss International, Giuseppe Bellantoni, precisa: «Di Massa è un nostro dipendente ma era a Mosca in vacanza, non per lavoro. Stava godendo di un periodo di ferie e, pertanto, era là per motivi di lavoro, ma personali. La società da me rappresentata esprime in primo luogo stupore ed incredulità alla notizia, tenuto conto che l’ingegnere Di Massa è sempre apparso come persona ligia, attenta e gran lavoratore».

CESTISTA

Inizialmente l’azienda non riesce a contattare Di Massa che viene rilasciato, ma in libertà vigilata. Da Roma si muove la Farnesina, pur con tutte le difficoltà del periodo storico, che segue da vicino la vicenda in collaborazione con il consolato generale a Mosca. I precedenti sono drammatici: le pene russe contro chi è accusato di avere della droga, specialmente se occidentale, sono severe, il pensiero va al precedente della cestista americana Brittney Griner, bloccata all’aeroporto di Mosca perché aveva dell’olio di cannabis. Ma Di Massa non è uno sprovveduto, evidentemente sa come muoversi nella Capitale. Ed ecco il colpo di scena nel tardo pomeriggio di ieri. Da Iss International fanno sapere: Di Massa è riuscito ad arrivare ad Abu Dhabi. Anche i familiari, che vivono in Abruzzo, sono più tranquilli, sanno che oggi rientrerà in Italia.

Come ha fatto? Si tratta di un mistero da chiarire. Può essere che Di Massa sia riuscito a dimostrare l’infondatezza delle accuse, può essere che sia stato abile a evitare i controlli delle autorità locali che evidentemente non sono così efficaci. Ma chi è Giovanni Di Massa? Originario di Sulmona, si è laureato in Ingegneria nucleare all’Università La Sapienza di Roma nel 1987. Su Linkedin spiega: «Sono Country Manager Middle East di ISS International dal giugno 2022; dal 2018 al 2020 ho lavorato per la compagnia cinese di infrastrutture energetiche CPECC nella regione di Amur, in Russia; dal 2014 al 2018 sono stato project manager per Technip, azienda francese specializzata nell’ingegneria per l’industria petrolifera»

Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 09:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA