Fosse per lui Santa Sofia , lo splendido monumento che nacque come cattedrale del patriarcato ortodosso e persino di rito cristiano romano dopo la conquista dei crociati, dovrebbe smettere di essere un museo e tornare ad essere la moschea che era, dopo la conquista del potere da parte degli ottomani, dal 29 maggio 1453 al 1931.
© RIPRODUZIONE RISERVATA C'è da dire però Recep Tayyip Erdogan non ha mai messo veti alla costruzione di nuove chiese. E anzi ha partecipato a Istanbul alla cerimonia per la posa della prima pietra di una chiesa, il primo luogo di culto cristiano (siro-ortodosso) costruito ex novo dalla fondazione della Repubblica turca nel 1923. Il via libera ai lavori è arrivato nel gennaio del 2015 e la nuova chiesa sorgerà nel quartiere di Yesilkoy, in un'area della periferia della metropoli sul Bosforo non lontana dall'aeroporto Ataturk. «Considero questa nuova chiesa una ricchezza per Istanbul - ha detto il presidente turco in dichiarazioni rilanciate dall'agenzia Dpa - Tutti coloro che amano la Turchia e che sono fedeli al Paese sono per noi cittadini di serie A». Secondo Erdogan i lavori dovrebbero concludersi nell'arco di due anni. »È una giornata storica«, ha commentato Yusuf Cetin, metropolita della chiesa siro-ortodossa in Turchia. Finora nel Paese, dove i musulmani rappresentano il 99% della popolazione, erano ammesse solo le ristrutturazioni di chiese già esistenti.