Gedda sotto attacco dei ribelli Huthi. Questo pomeriggio è stato colpito uno stabilimento petrolifero, a 20 chilometri dal circuito dove la Formula 1 sta correndo in questo weekend.
For reference, here’s a @MercedesAMGF1 car driving at the #Jeddah circuit minutes ago, with the smoke plume visible in the distance. #SaudiArabia pic.twitter.com/LLvmPCGM2k
— Charles Lister (@Charles_Lister) March 25, 2022
Sessione di libere in ritardo
Sono partite con 15 minuti di ritardo sull'orario italiano previsto (le 18) le seconde libere del GP d'Arabia Saudita di Formula 1, che si corre domenica a Gedda. Gli organizzatori della gara, le autorità locali ed i responsabili della F1 hanno voluto assicurarsi che le prove si tenessero in condizioni di sicurezza, dopo che un missile ha colpito un impianto petrolifero della Aramco a 22 Km dalla pista, mentre era in corso la FP1.
Domenicali: «Siamo al sicuro»
«Ho informato i piloti e i team della situazione, sulla base delle informazioni avute. Siamo qui, siamo al sicuro»: lo ha detto a Sky Stefano Domenicali, presidente di FormulaOne, dal circuito di Gedda dopo l'attacco missilistico yemenita a un deposito di petrolio Aramco a pochi chilometri dal circuito. I dirigenti del 'circus' avrebbero avuto rassicurazioni da organizzatori e autorità locali sulla possibilità di correre il Gp in condizioni di sicurezza. Per ora, l'unico effetto è stato il ritardo di 15' della seconda sessione di libere. (ANSA).