Corea del Nord: «Lanciato un satellite-spia militare», in allarme i cittadini di Okinawa: «Scendete nei rifugi»

Il lancio, di cui non si conosce ancora l'esito, ha provocato l'allerta da parte della comunità internazionale e la dura risposta degli Stati Uniti

Martedì 21 Novembre 2023
La Corea del Nord lancia un satellite-spia militare, l'allarme del Giappone alla popolazione: «Mettetevi al riparo»

Un satellite nordcoreano voluto dal dittatore Kim Jong-un ha iniziato a spiarci da poche ore? Per la terza volta il regime di Pyonyang ha spaventato decine di migliaia di abitanti del Giappone che alle 15 di oggi (ora italiana) è decollato dalla base di Sil-il nei pressi dell'aeroporto della capitale e si è diretto a sud verso il mare cinese merdionale sorvolando poi l'isola giapponese di Okinawa i cui abitanti si sono rifugiati in strutture sotterranee di cemento armato come richiesto dalle procedure di allarme.

Fra di loro ancora superstiti delle feroci battaglie che l'isola ha ospitato nella seconda guerra mondiale.

La Corea del Nord non ha ancora reso noto se il lancio ha avuto questa volta successo issando in orbita un satelite spia militare ma le intelligence di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, nonché di Cina e Russia hanno monitorato il lancio con la lore rete satellitare.  Non è solo il satellite a preoccupare, ammesso che sia riuscito a immettersi in orbita e che funzioni, ma anche il lanciatore (il missile) che potrebbe avere un'affidabilità, un raggio di azione e la capacità di portare testate tradizionali o, si teme, di deterrenza nucleare, in grado di minacciare gli stessti Stati Uniti. A riferire del lancio sono state le forze armate di Seul, che in un comunicato hanno dichiarato: «La Corea del Nord ha lanciato quello che sostiene essere un satellite di sorveglianza militare in direzione sud». Nelle prossime ore se ne saprà di più.

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I termini non rispettati

L'agenzia giapponese Kyodo ha riportato che il lancio ha fatto scattare il sistema di allarme nel Paese, con l'esortazione agli abitanti del distretto di Okinawa a mettersi al riparo all'interno dei rifugi. Nelle scorse ore, Tokyo aveva reso noto che Pyongyang aveva segnalato al Giappone un arco temporale di 9 giorni entro i quali avrebbe lanciato un razzo per trasporto di satelliti. L'arco dei 9 giorni sarebbe dovuto partire dalla mezzanotte del 22 novembre, ma il lancio è avvenuto senza preavviso prima di quanto annunciato dalla Corea del Nord. 

Il divieto dell'Onu

La Corea del Sud ha avvertito che prenderà «le misure necessarie per proteggere le vite e la sicurezza della popolazione», mentre si prepara anch'essa a lanciare il suo primo satellite progettato interamente a livello nazionale: un razzo SpaceX Falcon 9. Uno scenario che sembra dipingere uno sfoggio muscolare da parte delle due Coree. Ma nei confronti di Pyongyang -  capitale della Corea del Nord - esistono misure preventive ben più stringenti a livello internazionale. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite,  da anni ha infatti categorizzato i lanci di satelliti da parte della Corea del Nord come attività proibita. Questi lanci, secondo l'Onu, possono infatti essere una copertura per i test di missili intercontinentali.

I possibili scopi di Kim Jong-un 

Non è la prima volta che la Corea del Nord cerca di mettere in orbita un satellite-spia. Il primo tentativo - senza successo - è dello scorso 31 maggio, quando il razzo Chollima-1 è precipitato nel Mar Giallo. Un secondo insuccesso risale al 24 agosto. Le autorità militari e di intelligence sudcoreane che hanno recuperato i rottami del satellite, dopo averlo analizzato lo hanno definito «rudimentale».

Ma perché Pyongyang ha interesse nel lanciare satelliti spia? Questi ultimi possono avere diversi scopi civili, che vanno dall'osservazione dei fenomeni meteorologici e delle coltivazioni, fino al supporto e al rafforzamento del Gps. Ma esistono anche buoni motivi militari per mettere in orbita un satellite. Prima di tutto, dallo spazio è possibile osservare le manovre militari di altri potenze, in primis Corea del Sud e Stati Uniti. Non sono rare le esercitazioni congiunte di questi ultimi, che il leader Kim Jong-un spesso teme possano rappresentare il preludio ad attacchi e manovre di accerchiamento. 

Inoltre, Kim e la sua cerchia di intelligence sono da anni interessati a sviluppare maggiormente il proprio programma missilistico. Quest'ambizione è stata confermata da Putin nell'incontro di settembre con il dittatore norcoreano. Durante una seduta del vertice con Kim Jong-un, Vladimir Putin dichiarò alla stampa: «È per questo che siamo venuti qui, il leader nordcoreano è molto interessato alla tecnologia missilistica». Uno dei maggiorni timori di Usa e Corea del Sud è proprio che i due possano aver già stretto un accordo molto nitido: forniture di munizioni nordcoreane - che servono alla Russia per la sua guerra con l' Ucraina - in cambio di tecnologia spaziale.

La condanna degli Stati Uniti

In seguito al lancio, la portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, ha dichiarato:  «Il lancio della Corea del Nord di un veicolo spaziale tramite l'uso di tecnologia missilistica, che è una sfacciata violazione di multiple risoluzioni del Consiglio di Sicurezza». Il gesto, ha chiarito Watson, «aumenta le tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione ed oltre». 

«Il presidente e la sua squadra di sicurezza nazionale stanno valutando la situazione in stretto collegamento con i nostri alleati e partner - si legge ancora nella  nota -  esortiamo tutti i Paesi a condannare questo lancio e chiedere alla Corea del Nord di venire al tavolo per negoziati seri». «Non sono chiuse le porte per la diplomazia - aggiunge la portavoce - ma Pyongyang deve immediatamente cessare le sue azioni provocatrici e scegliere invece il dialogo. Gli Stati Uniti adotteranno tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza del territorio americano e dei nostri alleati, la Corea del Sud e il Giappone».

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 08:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA