Premessa: l’atleta che nella vela, dall’inizio delle Olimpiadi moderne nel 1896 ad oggi, ha portato all’Italia più medaglie è una donna, Alessandra Sensini da Grosseto, oggi 53 anni, che nel 1996, giovanissima, vinse in windsurf il bronzo a Savannah.
Quattro anni dopo, a Sydney 2000, l’oro.
IL RECORD
Ci sono voluti 21 anni perché l’Italia portasse a casa un altro oro, e anche in questo caso c’è una donna da cercare. Sì perché la medaglia per il successo nella Classe Nacra 17, il catamarano che vola sui Foil, è andata al collo di Ruggero Tita, timoniere, e della sua prodiera Caterina Marianna Banti, 36 anni, romana, che corre per il guidone del Canottieri Aniene, e che nel curriculum, oltre a titoli mondiali, europei e italiani, ha anche una laurea triennale a La Sapienza in Storia e Civiltà dell’Oriente e del Mediterraneo, e una magistrale in lingue e civiltà orientali all’Orientale di Napoli. Entrambe prese col massimo dei voti. Il Nacra 17, entra come classe olimpica mista alle Olimpiadi di Rio del 2016 e l’Italia al momento ha il privilegio di avere non uno, ma tre equipaggi top, tutti con successi internazionali di rilievo nel palmares e tutti con super-prodiere della Capitale: oltre a Caterina Banti, ci sono Maelle Frascari, che corre con Vittorio Bissaro e Maria Giubilei, che regata con Gigi Ugolini per l’Aeronautica Militare. Ed è reduce dalla vittoria al Test Event di Marsiglia, nello stesso campo di regata dove si disputeranno le prove olimpiche nel 2024.
CLASSI
Restando nella vela olimpica da citare anche le atlete del 470 Elena Berta, Bianca Caruso e la brava Alessandra Dubbini, il cui sogno olimpico è purtroppo tramontato con la defezione del suo giovanissimo timoniere, il fenomeno tre volte mondiale Optimist, che è stato rapito dal fascino di Luna Rossa. Da segnalare anche Giorgia Speciale, atleta di punta nell’IQFoil, il windsurf che vola sul foil. E Chiara Benini Floriani, bronzo in ILCA 6, già Laser, al citato Test Event. Gran velista olimpionica in 470 e 49erFX, anche la romana Giulia Conti che dopo la carriera olimpica è stata reclutata come allenatrice prima dal team USA e ora dall’Argentina. La vela è una galassia articolata e complessa, affollata di classi diverse di barche o di mezzi a vela, visto che comprende anche il kitesurf, disciplina presente per la prima volta ai Giochi del 2024. Una posizione di rilievo in questa galassia la occupano le barche d’altura e i minialtura monotipo (per esempio Melges 32, J 70, Platu 25, J 24, Este 24) che vincono se tagliano per prime il traguardo. In questo mondo una campionessa indiscussa è l’anconetana Claudia Rossi, una gran passione assorbita dal padre Alberto, ottimo velista, vincitrice di titoli mondiali ed europei. Le barche di Claudia si chiamano Petite Terrible, quelle del padre Enfant Terrible e di recente lei si è concessa il lusso di batterlo in Melges 32. In questa carrellata di veliste top, fatalmente incompleta, Cecilia Zorzi, nata derivista, oggi oceanica in solitario col Mini 6.50, ma anche in coppia o equipaggio numeroso. Tanto che Francesca Clapcich quando sogna un team italiano per la prossima The Ocean Race nel’ 27 il primo nome che fa è il suo.
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