Donne in campo con DAZN: la piattaforma quest’anno ha preso i diritti pure della Serie A femminile

Hannah Brown, co-ceo per il Women’s Football della piattaforma per lo sport live: «Vogliamo ispirare le nuove generazioni, perché si avvicinino a questa disciplina»

Mercoledì 22 Novembre 2023 di Giuseppe Mustica
L'immagine guida della Uefa Women's Champions League su DAZN

Investimenti e visibilità.

Non c’è altra via.

Anche perché una ricerca svela che il 64% degli utenti che usufruisce di un servizio televisivo in abbonamento per guardare lo sport non segue quelli femminili perché non conosce abbastanza le atlete e le squadre. 
L’impegno di DAZN, che quest’anno ha preso i diritti pure della Serie A femminile, sembra abbastanza chiaro: dare il giusto risalto a un campionato professionistico che ha bisogno di essere osservato, discusso e amato per crescere sempre di più. «Stiamo investendo in tutti i settori – dice la co-ceo di DAZN per il Women’s Football, Hannah Brown –, dalla trasmissione di alta qualità alla distribuzione capillare e al marketing multicanale. Fondamentale per la crescita del calcio femminile e per creare un ambiente economicamente interessante per i brand che vorranno avvicinarsi».
Un’azienda che ha contenuti ideati e condotti da donne perché l’obiettivo, visto che ormai si va oltre i 90 minuti del match, è quello di «raccontare il dietro le quinte delle squadre e degli atleti. Noi vogliamo ispirare le nuove generazioni che si avvicinano alle sport femminile e in questo caso il calcio». 
ECOSISTEMA
«Ci sono tanti elementi chiave che compongono questo ecosistema in via di sviluppo e uno fondamentale è quello dei media e delle emittenti. DAZN – sottolinea Brown – ha voluto me ed Esmeralda Negron per costruire una business unit dedicata allo sport femminile e fornire una forte proposta di valore intorno. DAZN è la piattaforma di riferimento del calcio femminile, deteniamo i diritti delle più importanti competizioni grazie all’impegno dell’azionista di maggioranza Len Blavatnik che ci ha permesso di essere questo proprio nel momento decisivo». 
La Champions League, DAZN ha deciso per esempio di mandarla in chiaro sul proprio canale Youtube: «La crescita e il coinvolgimento del pubblico del calcio femminile sono fondamentali», anche se è «necessario un approccio collaborativo, coeso e coordinato da parte di tutte le parti interessate, riconoscendo gli imperativi finanziari e operativi». 
Ma per mantenere tutto su questo livello serve «una visione a lungo termine. L’azienda sta abbracciando questa posizione, ma abbiamo bisogno di partner che ci accompagnino in questo viaggio».
FEDERAZIONE
Federica Cappelletti è la presidente della Divisione Femminile Professionistica dallo scorso 29 giugno, in tempo per chiudere l’accordo con DAZN per i diritti televisivi del massimo campionato italiano: «Una soddisfazione – ha detto – Loro sono un punto di riferimento importante e siamo convinti di essere sulla strada giusta. Non è stata una trattativa semplice, anche se a un certo punto l’accordo era nell’aria». 
Anche il format della Serie A stuzzica, con la poule scudetto che fa incrociare di nuovo le prime cinque che si vanno a contendere il tricolore: «Piace perché si punta sulla qualità. Cercheremo di portarlo avanti». E sul futuro ha sottolineato come «DAZN sarà la scelta principale. È auspicabile che ci possa essere un accordo a lungo termine per la crescita del movimento».
IN GIOCO
Scudetto sul petto e unica italiana in Champions League. Al momento è la Roma la squadra più forte in Italia. «Per la crescita del calcio femminile italiano è sicuramente importante avere una visibilità costante. Nelle ultime stagioni – ha sottolineato capitan Elisa Bartoli – il livello della nostra Serie A è aumentato tanto e penso che i tifosi della Roma si divertano molto a seguire le nostre partite, sia allo stadio che da casa. È importante che una piattaforma come DAZN dia risalto anche al nostro campionato». 
Una crescita costante. «Quando cinque anni fa ho iniziato a giocare con la Roma avevamo meno di 300 spettatori di media a partita. Alla fine della scorsa stagione invece il nostro stadio – ha sottolineato Bartoli – è stato quello che ha registrato più presenze di tutta la Serie A. Non esiste un buon prodotto calcistico senza tifosi e stadi pieni; non si può fare a meno di loro». 
Dal vivo o in tv poco cambia: serve parlarne e vedere le partite senza pregiudizi. 
 

Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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