Un lettore contesta la scelta di vaccinare prima gli anziani, ma invece è giusto farlo: ecco perché

Martedì 12 Gennaio 2021
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Caro direttore,
è avviata la campagna per il vaccino contro il Covid 19. Tra le tante ipotesi operative c'è una ridda di proposte non sempre valide. Riguardo a chi vaccinare, ritengo che è fuori discussione assegnare la priorità a tutto il personale che opera nella sanità ed in tutti gli altri servizi della sicurezza, della scuola, ecc. Secondo le indicazioni date dal governo, gli anziani sono considerati soggetti deboli e quindi vanno vaccinati tra i primi. Data la mia età sono incluso tra questi, però ritengo fortemente errata l'idea di dare la priorità agli anziani che invece dovrebbe essere sicuramente assegnata ai giovani. Essi hanno il futuro innanzi e sono tra coloro che maggiormente costituiscono occasione di assembramento e quindi occasione di facilitazione al contagio. Oltre ai giovani, in modo paritetico, devono essere considerate le persone in attività lavorativa cui corrispondono anche impegni di famiglia. È vero che gli anziani sono più a rischio, ma hanno ancor di più degli altri la possibilità di difendersi dai contagi, grazie al tempo libero che consente a loro di gestire al meglio la propria vita sociale evitando le occasioni di rischio.

Agostino Faganello


Caro lettore,
lo spirito della sua proposta è assolutamente apprezzabile.

Di più: data la sua dichiarata età, le fa onore. Ma non mi sento di condividerla. Il vaccino ha la funzione di immunizzare chi è maggiormente esposto al Covid e alle sue peggiori conseguenze: e queste, ormai lo sappiamo, sono proprio le persone più anziane. I giovani sono più naturalmente protetti dal virus: anche quando ne vengono contagiati, e accade in misura minore rispetto ad altre fasce di età, risultano quasi sempre asintomatici o superano senza particolari conseguenze la malattia. Ai giovani dobbiamo chiedere, anzi pretendere da loro, comportamenti corretti e rispetto delle norme di sicurezza, perchè non diventino diffusori del virus: possono farlo e devono farlo. Non è un sacrificio impossibile. Il vaccino in forma prioritaria va invece somministrato a chi è costretto ad essere in prima linea nella lotta al Covid, ossia agli operatori della sanità e della case di riposo, e a chi a causa della pandemia corre maggiori rischi per la propria vita, come appunto accade per gli anziani. C'è poi un'altra considerazione da fare. Gli anziani hanno pagato già un pesantissimo contributo al Covid. Le vittime del virus sono in larghissima maggioranza over 78-80 anni. Tanti sono già stati i morti. Troppi. E' una spirale tragica che abbiamo, come società, il dovere di interrompere. Il vaccino serve anche a questo.

Ultimo aggiornamento: 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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