Gli sbarchi non si fermeranno finchè non daremo chiari e concreti messaggi che non possiamo accoglierli tutti

Sabato 15 Agosto 2020
Gli sbarchi non si fermeranno finchè non daremo chiari e concreti messaggi che non possiamo accoglierli tutti
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Caro direttore
è ormai chiaro che il Governo sta lavorando per il ripristino del sistema Sprar, che di fatto rimette in mano ai Comuni la polpetta avvelenata dell’accoglienza diffusa sul territorio. Comuni che a loro volta non potranno che affidare la gestione concreta alle cooperative sociali che, grazie all’immigrazione di massa, ed ai famosi 35 euro al giorno per immigrato, erano diventate di fatto in Italia “un nuovo sistema produttivo”. Troppo comodo scaricare nuovamente la patata bollente sugli enti locali, per mascherare l’evidente incapacità dell’esecutivo di gestire gli sbarchi ormai fuori controllo, e la mitica “accoglienza” tanto cara alla gauche caviar ed alle anime belle. Ma mitizzare lo Sprar è un’ulteriore mistificazione di Lor Signori, perchè gli italiani non hanno dimenticato le proteste e le rivolte di sindaci e cittadini contro degrado e delinquenza diffus, i migranti ospitati negli hotel, gli scandali e le ruberie di certe cooperative, lo sperpero di risorse pubbliche. Per questi motivi non sarà facile ripristinare lo Sprar, e la ministra Lamorgese si troverà davanti ad ostacoli e a pesanti opposizioni a livello locale. I porti aperti in tempi di Covid-19 rappresentano un’ulteriore miccia per proteste,che dai talebani dell’accoglienza tout court verranno come sempre bollate come “razziste”.

Umberto Baldo
Abano Terme

Caro lettore, 
lo abbiamo detto tante volte: nessuno ha la bacchetta magica per risolvere il problema dell’immigrazione. Solo una vera azione comune europea potrebbe forse consentire, sia in termini di contenimento e freno del fenomeno sia in termini di accoglienza di chi comunque arriva sulle nostre coste, di far fronte e gestire i flussi di uomini e donne che dall’Africa partono con ogni mezzo per venire in Italia. Ma sappiamo che questo non accadrà mai. Gli accordi di redistribuzione dei migranti, quando anche vengono firmati, restano in larga parte lettera morta. A maggior ragione oggi con l’emergenza Covid e il rischio per i singoli Paesi di importare nuovi contagi. Una cosa però si potrebbe fare: evitare di mandare messaggi contraddittori. Non si può dire che nessuno verrà più accolto e poi comportarsi in modo esattamente contrario. I migranti partono dalle coste africane in direzione dell’Italia non perchè sono perseguitati per ragioni politiche o religiose, ma, in larghissima parte, perchè sperano di trovare qui condizioni di vita migliori. Se l’Italia non disincentiva con forza, anche sul piano politico-diplomatico, questi comportamenti. Se non mette in atto azioni concrete che facciano capire a questi uomini e donne che non possiamo accogliere tutti. Se non lanciamo messaggi chiari in questo senso, gli sbarchi possiamo essere certi, continueranno. Inesorabilmente.
Ultimo aggiornamento: 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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