Papetti: «Dietro l'infanticidio di Piove di Sacco c'è anche l'abisso di un'umanità alla deriva nel Nordest»

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

sabato 2 novembre 2024 di Roberto Papetti
Papetti: «Dietro l'infanticidio di Piove di Sacco c'è anche l'abisso di un'umanità alla deriva nel Nordest»

Egregio direttore,
ho letto in questa giorni la bruttissima storia della mamma che in provincia di Padova ha ucciso la propria creatura in quel modo terribile che i giornali hanno raccontato ma che non ho neppure la forza di riuscire qui a scrivere. Non credo che sia necessario: chi conosce la storia non può esserselo dimenticato. Ma continuo a chiedermi come umanamente sia possibile che accadano ai giorni nostri fatti come questi. Di chi è la colpa, ammesso che qualcuno, oltre all'autrice del delitto, ne abbia una. Mi chiedo se quello che è accaduto a Piove di Sacco non sia uno dei troppi frutti avvelenati della nostra società sempre più violenta e sempre più priva di valori. Non lo so, non riesco a darmi una spiegazione. Forse lei può aiutarmi.
Franca G.
Padova

La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti

Cara lettrice,
come si fa a trovare e a dare una spiegazione a tanta atrocità e a tanto abbrutimento? Dare la colpa alla società è, in fondo, troppo semplice e troppo facile. Certo, l'immagine atroce che si sono trovati di fronte gli operatori del Suem di quel neonato senza vita conficcato con la testa nel water di un misero bilocale sopra uno squallido night di Piove di Sacco, provincia di Padova, non proviene da mondi lontani o sconosciuti, ma dal cuore del nostro prospero Nordest.

Quell'umanità alla deriva che frequentava, gestiva ed esercitava la professione più antica del mondo nel locale dove Melissa, la mamma di 29 anni, italiana, ha condannato a quella orribile morte la propria creatura nata pochi giorni prima, non proviene da Marte.

Vive in massima parte qui, abita o lavora in queste terre.

Ma essere consapevoli di questo, non chiudere gli occhi su una realtà, magari scomoda e dura da accettare, può aiutarci a dare un senso a ciò che è accaduto? A trovare un filo che ci consenta di ricostruire la genesi di una tragedia inimmaginabile come quella che abbiamo raccontato?

Non credo. Le ragioni per cui questa giovane donna si è macchiata di un delitto tanto atroce, i motivi di un gesto così disumano ci dicono forse solo una cosa: nell'abisso in cui questa ragazza, per scelta o per i percorsi della vita, era precipitata, nulla, neppure l'esistenza di quella creatura cresciuta nel suo grembo, aveva più un valore e un senso. Un annullamento e abbrutimento totali che soli possono, seppure a fatica, spiegare le atroci modalità con cui avrebbe scelto di ucciderlo. Riconoscere e accettare tutto questo, naturalmente, non attenua di nulla le sue colpe. Non la rende una vittima, non la sottrae alle gravissime responsabilità, non solo giudiziarie, di cui si è macchiata. Ma forse serve a tutti noi a renderci consapevoli di quanto orrore l'essere umano può essere capace.

Ultimo aggiornamento: 18:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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