Gas, perchè il piano da 200 miliardi della Germania danneggia gli altri paesi e mette a rischio l'unità dell'Europa

Giovedì 6 Ottobre 2022
Gas, perchè il piano da 200 miliardi della Germania danneggia gli altri paesi e mette a rischio l'unità dell'Europa

Egregio Direttore,

 vi è qualcosa che non capisco nell'accusa che anche media non sovranisti come Il Sole 24 Ore fanno alla scelta tedesca di stanziare mi pare 200 m.di di Euro per supportare soprattutto la propria industria ed evitare una crisi grave.

E l'Italia pretenderebbe un indebitamento comune da parte dei Paesi area Euro. Io sono da sempre europeista convinto, ma credo dobbiamo creare le premesse per una politica comune, non andare in Europa col cappello in mano o, come hanno fatto i governi almeno da trent'anni a questa parte, presentando leggi di bilancio con obiettivi convincenti su deficit primario, riduzione del debito, lotta all'evasione, tassi di sviluppo, tutti traguardi poi quasi sempre non raggiunti!

Aldo Mariconda, Venezia

Caro lettore, come sempre si tratta di intendersi su cosa significa essere europeisti. La Germania è stata spesso in prima fila nel puntare il dito contro altri paesi europei che farebbero un uso improprio degli gli aiuti di Stato per difendere le proprie aziende alterando i principi della concorrenza o contro una finanza pubblica creativa che aggira i vincoli di bilancio. Ma ciò che il governo tedesco ha fatto con lo stanziamento dei 200 miliardi per difendere imprese e famiglie dalla crisi del gas è esattamente questo: un gigantesco aiuto di Stato che elude le regole fiscali tedesche ed europee. Ma il dato negativo della manovra tedesca non sta solo nella violazione delle regole comuni, ma nel rischio concreto che essa sconvolga il mercato interno europeo e assesti un colpo micidiale all'Unione in una fase economicamente e politicamente molto delicata. Se passa infatti la logica che i governi che dispongono di un maggiore spazio fiscale, come appunto la Germania, possono agire da soli al di fuori di una politica comune, i contraccolpi per il sistema europeo possono essere molto gravi. Se la Germania, che si oppone alla fissazione di un tetto al prezzo del gas di cui si gioverebbero in egual misura tutti i paesi, con i suoi 200 miliardi mette le proprie imprese in condizione di essere assai più concorrenziali rispetto a quelle di altri paesi europei, e di delle italiane in particolare, ciò finirà per aggravare ulteriormente le divergenze economiche nell'UE e minaccerà l'unità europea nel confronti tra Russia e Ucraina. Che è l'origine prima dell'attuale crisi del gas.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci