Arnaldo Mussolini non era solo il "fratello buono" del duce e il membro di un governo dovrebbe leggere qualche libro

Venerdì 27 Agosto 2021
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Egregio Direttore
Le sarei grato se gentilmente mi risolvesse un dubbio a proposito della contesa intitolazione - tra i giudici Falcone e Borsellino e Arnaldo Mussolini - di una piazza di Latina. Da quel che so, Arnaldo aveva un carattere mite, diversissimo da quello del più famoso fratello, su cui anzi avrebbe influito positivamente con consigli di moderazione. Non aveva mai svolto un ruolo politico attivo, era un giornalista ed in tale veste si sarebbe impegnato attivamente nel promuovere la bonifica delle paludi pontine. Penso che il monumento sia stato un riconoscimento di questo impegno. Se così stanno le cose, ed a lei chiedo conferma, l'avere sfrattato in passato questo personaggio dal luogo dedicatogli solo perchè si chiama Mussolini, mi sembra sia stato un atto ignobile e non mi meraviglia, quindi, che qualcuno abbia proposto di rimettergli l'antico nome, forse anche per rispondere alle istanze di qualche cittadino. Mi chiedo anzitutto se in tutta la città di Latina non vi fosse nessun altro spazio, anche più grande, più importante, da dedicare a Falcone e Borsellino.

Pier Giorgio Baggio


Caro lettore,
non banalizzerei la figura di Arnaldo Mussolini.

Il fratello minore del Duce, morto nel 1931, ha avuto in realtà un ruolo chiave nell'organizzazione del movimento fascista, in particolare per ciò che riguarda la stampa (è stato lui stesso direttore de il Secolo d'Italia) e i rapporti con il mondo cattolico. Ma sopratutto Arnaldo fu al centro di una serie di affari sospetti e di operazioni economiche finalizzate a far affluire illegalmente soldi al partito fascista. In particolare fu decisivo il suo ruolo nell'affare Sinclair Oil, la potente compagnia petrolifera americana che si assicurò il monopolio delle ricerche petrolifere in Italia versando cospicue tangenti a esponenti del fascismo e anche ad Arnaldo Mussolini. Le prove di questi affari sporchi vennero raccolte dal deputato socialista polesano Giacomo Matteotti che però venne assassinato dai sicari fascisti prima di poter denunciare in Parlamento lo scandalo. Per alcuni storici fu anzi proprio questa una delle ragioni per cui Matteotti venne ammazzato: coprire le responsabilità del fratello del duce, di cui peraltro erano noti anche i legami con gli assassini di Matteotti. Detto ciò, non voglio entrare nella polemica politica di questi giorni. Penso però che un membro di qualsiasi governo prima di proporre di intitolare a qualcuno un parco, dovrebbe almeno leggere qualche libro di storia. Peraltro il parco in questione non era intitolato a Mussolini: già dal 1943 si chiamava Parco comunale. E poi venne intitolato a Falcone e Borsellino.

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