La differenza tra governare e fare opposizione è la stessa che c'è tra pragmatismo e propaganda

Domenica 16 Luglio 2023

Egregio direttore,
come spiega il cambiamento in materia di immigrazione clandestina praticato dalla Lega e da Fdi? In campagna elettorale predicavano i "blocchi navali" e una dura lotta agli scafisti e via dicendo; ora è tutto cambiato esattamente il contrario. La stranezza è che con quelli slogans hanno raccolto certamente voti ed in certe reti locali televisive si continua ad attaccare la "sinistra" sul problema quando invece con il governo Meloni gli sbarchi sono triplicati rispetto al governo Draghi. Non parliamo poi dei risultati "positivi" raccolti nei vari incontri internazionali. La sua opinione dovrebbe analizzare a fondo questi problemi magari sotto l'aspetto della "coerenza". Cosa ne pensa?
M.G.

Cara lettrice,
come dovrei spiegarmelo se non osservando che, ancora una volta, si dimostra come le ragioni di chi fa opposizione e quelle di chi governa siano assai lontane e diverse tra di loro.

Quando una minoranza diventa maggioranza deve prendere rapidamente atto del suo nuovo status, riporre in soffitta l'armamentario propagandistico e fare i conti con la dura realtà, con i vincoli dell'amministrazione pubblica e, soprattutto nel caso del governo nazionale, delle relazioni internazionali. È sempre stato così. C'è incoerenza in tutto questo? Difficile negarlo, anche se qualcuno preferisce parlare di sano e necessario pragmatismo e altri, con ragionamento più sottile, fanno notare che quando si governa lo si fa in nome di tutti, non solo della propria parte politica o di chi ti ha votato, e questo diverso ruolo impone scelte che coerentemente ne tengano conto. Quindi come non mi hanno sorpreso in passato le retromarce e i ripensamenti (chiamiamoli così) delle maggioranze di centro sinistra o di altra colorazione una volta raggiunta la stanza dei bottoni, così non mi sorprendono quelli del centrodestra oggi alla guida del Paese. Dopodiché penso che, quando si parla di amministrazione e gestione della cosa pubblica, contino i fatti assai più delle parole. Quelle di ieri e quelle di oggi. E sui fatti va giudicata una classe di governo. Per essere chiaro: sull'immigrazione l'esecutivo di Giorgia Meloni uscirà vincente non se applicherà ciò che aveva annunciato in campagna elettorale, ma se riuscirà a ottenere dagli altri paesi misure che dimostrino concretamente che il resto dell'Europa non continua più a considerare gli sbarchi sulle nostre coste un problema solo italiano. O se sarà in grado di stringere accordi internazionali per limitare gli arrivi e renderli funzionali alle esigenze del nostro sistema produttivo. Se otterrà o avvicinerà questi obiettivi, anche senza fare i blocchi navali, avrà ottenuto risultati positivi e importanti. In caso contrario no. Il resto era ed è propaganda.

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