Chi viene in Italia ha gli stessi diritti di tutti noi ma anche il dovere di rispettare leggi e cultura

Giovedì 22 Dicembre 2022
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Egregio Direttore,
è sicuramente deprecabile il gesto compiuto a Marghera verso una donna che indossava il velo in quanto islamica. Vorrei però segnalare un episodio che mi ha recentemente riguardato. Premetto che sono per l'accoglienza ed il rispetto per tutti. Dovendomi sottoporre e terapia dialitica per tre giorni alla settimana usufruisco come altri del trasporto al centro nefrologico. Con noi vi è una signora di religione musulmana che pretende di accedere agli ambulatori senza aspettare il suo turno e di essere accompagnata in carrozzina, quando è perfettamente in grado di camminare, durante il trasporto pretende il massimo silenzio e nessuna musica in quanto, a suo dire, è contrario alla sua fede e la disturba nella lettura dei testi sacri. Alle mie rimostranze, ricordandole che ci sono i diritti ma anche i doveri del vivere civile, i figli hanno minacciato di denunciarmi.

L.N.


Caro lettore,
direi che dovremmo tutti abituarci e impegnarci a parlare semplicemente di persone, di uomini e donne, indipendentemente dal credo religioso, dal colore della pelle o dall'abbigliamento scelto da ciascuno. Stabilito questo, dobbiamo essere consapevoli che gli arroganti, gli intolleranti e gli incivili ci sono a tutte le latitudini geografiche e culturali. Ciò detto andrebbe anche sempre ricordato a chi ha scelto di vivere in un Paese diverso dal suo, che l'accoglienza deve essere quantomeno reciproca. Chi, nel rispetto delle leggi vigenti, viene e vive in Italia ha eguali diritti di qualsiasi altro cittadino, anche quello di praticare la sua religione e di scegliere di indossare ciò che la sua cultura o il suo credo prevedono nei diversi contesti. Nel contempo ha però il dovere di rispettare non solo le leggi ma anche le consuetudini e le culture del Paese che lo ha accolto, non di imporre le proprie. Il rispetto degli altri e la libertà di scelta non sono opzioni, ma condizioni irrinunciabili della nostra convivenza. Non le si può solo pretendere per sé, vanno innanzitutto applicate nei confronti degli altri.

      
 

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