Perché un Draghi-bis non ha senso dopo il voto: la politica deve riprendersi il suo ruolo

Martedì 19 Luglio 2022

Egregio direttore,
ipotizzo uno scenario di questo genere: Draghi mantiene la sua ferma decisione di dimissioni, e farebbe bene, camere sciolte subito da Mattarella e poi il voto fine settembre primi di ottobre: nuovo parlamento a ranghi ridotti a seguito riduzioni parlamentari, quindi una selezione che potrebbe portare di nuovo a designare Mario Draghi per la formazione di un governo, stante che anche i vincitori (si dice Meloni) non saranno in grado di formare un nuovo esecutivo. È fantascienza?

M.G.
Padova


Caro lettore,
come purtroppo vediamo anche in questi giorni, la politica è capace spesso di andare oltre la fantascienza: quindi nessuno scenario è da escludere. Tuttavia mi sembra davvero difficile, soprattutto dopo questa crisi, ipotizzare un Draghi-bis dopo le elezioni anticipate. Se nei prossimi giorni confermerà le sue dimissioni da capo del governo, il premier uscirà definitivamente da quel mondo politico che peraltro, in molte sue componenti, lo ha spesso vissuto come corpo estraneo se non addirittura come un intruso. Se invece riterrà che ci siano le condizioni per concludere la legislatura, Draghi rimarrà a Palazzo Chigi fino alla prossima primavera per poi congedarsi dal Parlamento e dedicarsi ad altro. Le opportunità, a livello internazionale, non credo certo gli mancheranno. Del resto è anche tempo che la politica riprenda il suo ruolo. Le qualità di Draghi sono indiscutibili, ma i cittadini votano per scegliere chi li deve rappresentare e governare. Prima dell'attuale premier alla guida del governo era già salito un altro presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che nessuno aveva mai votato o eletto. È persino inutile ricordare come e perché si era giunti a queste scelte. Un fatto è però certo: le emergenze e le anomalie non possono durare in eterno. Neppure in politica. Non ho mai creduto a coloro che in questi anni parlavano, a sproposito, di democrazia sospesa. La nostra democrazia, pur con tutti i suoi limiti, ha continuato a funzionare. Tuttavia è necessario che si affronti il ritorno alla normalità e alla fisiologia del gioco democratico. Può accadere dopo le elezioni anticipate (se ci saranno) o al termine della legislatura. Ma prima o poi deve succedere.
 

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