Il virus della crudeltà e quell'ignobile video francese contro gli italiani

Mercoledì 4 Marzo 2020
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Caro Direttore
leggo dal vostro giornale online: «Il video choc della Tv francese: In Italia pizza al coronavirus». Considerando i tempi che corrono, non ho parole per rispondere educatamente ai parenti serpenti. Vorrei dare solo un consiglio, ovviamente senza fare di ogni erba un fascio. E il mio consiglio è di non dimenticarsi di cosa sono stati capaci, in un momento come questo, i nostri cari cugini francesi. Altro che solidarietà.

Luciano Bertarelli
Rovigo 


Caro lettore,
è sempre successo nella storia dell'uomo: nei momenti difficili non emergono solo le qualità dei migliori, ma anche gli istinti nefandi e la crudeltà dei peggiori. Ieri è accaduto esattamente questo. A qualcuno, oltralpe, non è parso vero di potersi prendere qualche miserabile rivincita nei confronti dei mai troppo amati italiani. Di metterli alla berlina, loro e la loro pizza, sfruttando il coronavirus. Non importa se a causa di questa epidemia in Italia e nel mondo ci siano decine di malati e anche alcuni morti. Questa era evidentemente l'ultima preoccupazione di chi ha creato quel video e di chi, soprattutto, lo ha crudelmente messo in onda. Bisognava colpire e stupire. Bisognava far leva sugli istinti peggiori delle persone. Forse, ora che il maledetto virus sta prendendo piede anche in Francia, bisognava anche puntare il dito contro gli italiani, additarli come gli untori. Spacciando per satira quella che in realtà è solo scientifica ferocia e vigliacca cattiveria. Vorremmo sperare che, come è stato subito detto, quel video sia stato solo un incidente: il parto sciaguratamente infelice di qualche mente malata. Purtroppo abbiamo il timore, visti i tempi, che non sarà così. Ma speriamo divenire smentiti.
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