Ma perché mai il Veneto non dovrebbe chiedere l'aiuto dello Stato per i recenti nubifragi?

Domenica 6 Settembre 2020
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Egregio direttore,
quello dell'autonomia richiesta anche dalla Regione Veneto nella persona del presidente Zaia è un ritornello che torna sempre di moda. Mi spiego: si invoca l'autonomia e nel contempo si chiedono gli aiuti di stato in occasione di calamità ed altro. Ora se effettivamente si vuole questa autonomia, che peraltro è stata oggetto tre anni fa di un referendum regionale con i suoi costi, bisogna spiegare al cittadino comune il fatto che pur avendo governato circa 14 mesi con i 5 stelle, la Lega di Salvini non ha prodotto alcun risultato in nessuna delle Regioni che erano scese in campo per questa battaglia.

Ciò premesso lasciando da parte la propaganda, quali risultati sono stati ottenuti su questo fronte pur essendo stati al governo dalla Lega di Salvini? Mi sorge un dubbio, non è che questo argomento viene usato per raccogliere voti? Lei ci potrebbe illuminare. Ci sono attualmente delle materie quali Sanità, Istruzione professionale in capo alla Regione e prima di chiedere il solito aiuto statale, credo sia necessario dimostrare di saper gestire le problematiche che si presentano. È vero che certi eventi non sono prevedibili, ma nel Veneto sono accaduti eventi atmosferici che hanno messo a nudo le inefficienze e la fragilità del territorio che è bene ricordare deve essere gestito dagli enti locali; tanto per essere chiari se Verona, Vicenza o Cortina vengono allagate a più riprese non è lo Stato quindi il Governo che deve provvedere a mettere in cantiere le idonee prevenzioni per controllare i fenomeni.


Romano Giuliano
Cittadella


Caro lettore,
mi perdonerà, ma non riesco a capire: la regione Veneto, come altre regioni, ha chiesto maggiore autonomia su alcune materie oggi di competenza esclusiva dello Stato. Condivisibile o meno che sia questa richiesta, ad oggi nulla è stato deciso, certamente anche per responsabilità del governo di cui la Lega faceva parte insieme a M5s. Lo Stato in questo momento conserva quindi per intero le proprie competenze e le risorse economiche relative, su molte materie, compreso il potere di intervento in caso di eventi atmosferici eccezionali o di calamità naturali. Perché dunque la regione Veneto, di fronte ai recenti nubifragi, non avrebbe dovuto chiedere, come è nel suo diritto, l'intervento dello Stato? È lo Stato che ha le risorse economiche necessarie ed è sempre lo Stato che può disporne l'utilizzo ed eventualmente nominare anche un commissario straordinario che le gestisca. Se in futuro il sistema delle competenze dovesse cambiare e lo Stato decidesse di trasferire alle regioni i suoi poteri in queste materie, come già accade per la sanità, le sue critiche sarebbero legittime. Oggi mi sono incomprensibili.

In questo momento rinunciare a chiedere l'aiuto del potere centrale sarebbe solo autolesionismo. Il caso di Cortina che lei cita è emblematico in questo senso: la strada che raggiunge la celebre località dolomitica è statale ed è l'Anas infatti che sta realizzando i lavori di mitigazione e prevenzione per evitare il ripetersi di frane. Gli enti locali non avevano né le competenze né le risorse per farlo e non hanno responsabilità in ciò che è accaduto in questi anni. Ma giustamente hanno sollecitato un intervento statale per mettere in sicurezza un via di comunicazione importante per il nostro turismo. Lo scaricabarile è uno sport molto praticato in Italia, soprattutto in campagna elettorale. Ma non porta molto lontano.
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