Caro direttore, dopo l'ultimo mortificante insuccesso per il 3 a zero subito dalla Norvegia, bisogna prendere atto che, come diceva Bartali, è tutto da rifare.
Luigi Barbieri
La risposta del direttore del Gazzettino Roberto Papetti
Caro lettore, la Norvegia è una discreta squadra, solida, fresca e ben messa in campo, arricchita da un paio di fuoriclasse (Haaland ed Odegaard) e da un talentuoso 19enne (Nusa). Ad affrontarla c'era invece una nazionale azzurra con parecchie assenze e composta da giocatori arrivati alla fine di una lunga stagione inevitabilmente un po' scarichi fisicamente e mentalmente. Date queste premesse era logico immaginare che non sarebbe stato semplice uscire dallo stadio di Oslo con un risultato utile. Ma quello a cui abbiamo assistito venerdì sera è altro: uno spettacolo indecoroso e avvilente. Una Nazionale senza idee e senza nerbo, svuotata di ogni energia e di ogni cognizione tattica, spaesata e inconcludente dal centrocampo in su e fragilissima e inconsistente in difesa. Un vascello senza rotta in cui anche i pochi giocatori di classe di cui disponiamo (Tonali, Barella oltre a Donnarumna) sono miseramente naufragati.
Che questo disastro dipenda dai troppi soldi che girano intorno al mondo del pallone è una spiegazione che non regge. Haaland guadagna 27 milioni l'anno, eppure gioca e segna come pochi. E l'Italia non è certo il Paese dove intorno al calcio girano più milioni. No, le ragioni sono altre, anche se non facili da individuare. Nello sport spesso ci sono spesso dei cicli. Lo abbiamo visto nel tennis: per decenni non abbiamo avuto campioni, oggi abbiamo due fra i 6 più forti giocatori del mondo. Nel ciclismo siamo stati per decenni una delle nazioni dominanti, oggi fa notizia se un corridore italiano arriva fra i primi 5 in una classica o in un grande giro. Nel calcio non è molto diverso. I fuoriclasse veri scarseggiano da tempo. Forse bisogna solo aver pazienza e aspettare. E intanto cercare di portare a casa il meglio sfruttando quello (non moltissimo) che c'è.
Per un compito del genere, l'attuale commissario tecnico, il pur ottimo Spalletti, è il mister con le caratteristiche giuste? Arrivati a questo punto è lecito dubitarne. Un cambio all'inizio della corsa mondiale, prima che sia troppo tardi, potrebbe essere opportuno. Vedremo. Per il momento possiamo solo consolarci pensando che la Nazionale sconfitta dalla Norvegia 3 a 0 era troppo brutta per essere vera. Ma anche questa è solo una speranza, non una certezza. Al peggio in questi casi non c'è mai fine.