I calciatori che scommettono non hanno senso del limite e sono pervasi da un senso di onnipotenza e impunità

Domenica 15 Ottobre 2023

Egregio Direttore,
il mondo del calcio non è più sport sociale che fa "bene alla salute! È un mondo in continua corruzione, quello professionistico in modo particolare. Dal calcio scommesse al calcio "finanziario" in cui società sportive frodano il fisco, vedi calcio Napoli, e giocatori pagati fino ad un miliardo di euro. Non possiamo sovvenzionare il calcio con sovvenzioni dello Stato che sono le tasse dei cittadini. Aboliamo i contributi statali per evitare calcio scommesse e frodi al fisco. Il giocatore della Juventus ha perso un milione di euro su calcio scommesse.
Michele Russi

Caro lettore,
il calcio è e sarà sempre lo sport più popolare del mondo. Ma il mondo che ruota intorno al pallone è quanto di più gonfiato e lontano dalla vita reale si possa immaginare. Vive di regole sue, di artifizi, di numeri spesso veri solo sulla carta, di fenomeni effimeri. E intorno ad esso ruota un incredibile sottobosco di discutibili personaggi in cerca d'autore e sopratutto in cerca di facili guadagni. Le eccezioni come sempre non mancano, ma questa è la realtà con cui gran parte della palloneria nostrana convive e deve fare, volente o nolente, i conti. In questo clima vivono e crescono ragazzi, vezzeggiati, coccolati e super pagati, al cui talento pedatorio però spesso non corrisponde però né un'adeguata maturità, né una sufficiente educazione e qualche volta neppure un sufficiente quoziente intellettivo. Non tutte le società si fanno carico di questo e di accompagnare i giovani calciatori in un percorso di crescita che non sia solo sportivo, ma anche umano, professionale ed etico. Qualcuno lo fa, ma per molte altre squadre non sono queste le priorità. L'attuale scandalo scommesse è il figlio di questo mondo, di questi ambienti, di questo modo di essere e di pensare. E non è un caso che i nomi emersi, solo i primi di una lunga lista a quanto pare, siano quelli di giocatori giovanissimi ma già affermati. Sono quelli più pervasi da un senso di impunità e di onnipotenza. Non hanno il senso del limite e non capiscono che il mondo, fuori dallo spogliatoi e dal mondo dorato dei loro club, è un'altra cosa. E quando lo capiscono spesso, come in questi casi, è ormai troppo tardi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci